BAMBINIxLAPACE. Ucraina. Bombardamenti su Leopoli. Sfiorato da un missile il “treno degli italiani”, con 110 volontari

Su un treno diretto verso il confine polacco viaggiavano 110 attivisti italiani miracolosamente illesi dopo ore di paura. Quando una Flotilla anche per l’Ucraina?

Leopoli si è svegliata nel terrore. Droni e missili russi hanno colpito il cuore dell’Ucraina occidentale. Edifici distrutti, incendi, quartieri al buio: quattro persone, tra cui una ragazzina, sono morte sotto le macerie. L’attacco ha devastato anche infrastrutture energetiche cruciali, lasciando senza corrente migliaia di cittadini mentre l’inverno si avvicina. Il tutto in una delle cittadine che finora era considerata tra le più “sicure” dell’Ucraina, a meno di 100 chilometri dal confine con la Polonia.

I 110 volontari italiani

Sul treno diretto proprio verso il confine polacco viaggiavano 110 attivisti italiani del Movimento europeo di azione non violenta (Mean), miracolosamente illesi dopo ore di paura. “Abbiamo provato sulla nostra pelle ciò che gli ucraini vivono ogni giorno”, ha raccontato il presidente del Mean, Angelo Moretti.
Di fronte all’ennesima offensiva russa, Zelensky accusa l’Occidente di “inazione” e chiede una risposta più forte. La Polonia, temendo sconfinamenti, ha fatto decollare i propri jet. Intanto Putin minaccia che l’eventuale fornitura di missili Tomahawk a Kiev “rovinerà le relazioni” con gli Stati Uniti.

Un’azione per l’Ucraina

In questo clima di guerra, in Italia cresce una proposta che unisce politica e società civile: l’idea di un’iniziativa umanitaria per l’Ucraina, ispirata alla Global Sumud Flotilla (GSF). Alcuni esponenti della maggioranza l’hanno già sostenuta, e Matteo Renzi, alla Leopolda, l’ha rilanciata.
La GSF è una grande impresa di solidarietà internazionale. Ha sfidato il blocco israeliano di Gaza per portare viveri e medicinali a una popolazione stremata dal genocidio in corso, dimostrando al mondo l’illegittimità delle politiche del governo israeliano.
Quindi è comprensibile prendere in considerazione un gesto analogo per Kiev: un’operazione simbolica e di volontariato civile che, come la Flotilla per Gaza, possa ribadire i valori universali della pace, della solidarietà e della resistenza non violenta.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA