BAMBINIxLAPACE. Spiragli di pace in Ucraina, la controproposta europea

Tra proposte e controproposte, la pace non è mai sembrata così a portata di mano in Ucraina. Ma ai bambini colpiti da quasi 4 anni di guerra si può portare un aiuto immediato con il progetto di Adozione a Distanza di Ai.Bi.

Mentre gli attacchi e i movimenti sul campo di battaglia purtroppo non si placano, mai come negli ultimi giorni qualcosa sembra muoversi concretamente anche sul fronte diplomatico e sui piani per una possibile fine delle ostilità in Ucraina. Dopo il piano in 28 punti presentato dagli USA (ma secondo tutti gli osservatori decisamente favorevole alla Russia), ora l’Europa ha messo sul tavolo una propria variante dello stesso, che cerca di delineare un quadro più favorevole a Kiev e meno indulgente verso quello che rimane l’aggressore: ovvero Mosca.

Gli articolo del piano

Il documento, visionato da Reuters e redatto da Regno Unito, Francia e Germania, interviene punto per punto sui 28 articoli del piano Usa, introducendo modifiche sostanziali su sovranità, sicurezza e ricostruzione. Già questa impostaizione indica la volontà di partire dal piano presentato da Trump, molto sensibile all’idea di intestarsi, comunque, il possibile piano di pace.
Al centro c’è la conferma piena della sovranità ucraina: le questioni territoriali verranno discusse solo dopo un cessate il fuoco completo e partiranno dall’attuale linea di controllo. Kiev riacquisterà la gestione della centrale di Zaporizhzhia e della diga di Kakhovka, oltre alla libertà di transito sul Dnipro. L’Ucraina non sarà vincolata alla neutralità e riceverà garanzie di sicurezza “giuridicamente vincolanti”, modellate sull’articolo 5 della Nato. L’esercito potrà arrivare fino a 800mila unità e l’adesione alla Nato resterà possibile, sebbene condizionata al consenso interno all’Alleanza. Confermato anche il percorso di Kiev verso l’Unione europea.
Sul fronte economico, l’Europa apre all’uso degli asset russi congelati per finanziare la ricostruzione e prevede un vasto pacchetto di investimenti, infrastrutture e sviluppo tecnologico. Le sanzioni contro Mosca potranno essere ridotte gradualmente solo dopo la pace, ma verranno reintrodotte automaticamente in caso di violazioni.
Il piano definisce inoltre un sistema di monitoraggio internazionale del cessate il fuoco, guidato dagli Stati Uniti con mezzi satellitari e droni.

I bambini a casa

Sul piano umanitario, si chiede il rimpatrio dei bambini deportati e lo scambio totale dei prigionieri secondo il principio “tutti per tutti”.
Mentre a Ginevra le trattative proseguono in un clima definito di “grandi progressi”, resta decisiva la firma finale dei presidenti Trump e Zelensky, mentre Mosca osserva senza commentare. L’obiettivo, per Washington e Kiev, è chiudere entro pochi giorni, se le condizioni politiche lo permetteranno.
Sicuramente non si tratta di una partita facile, ma in palio c’è, letteralmente, la vita di migliaia di persone, in particolare bambini e bambini che, in ogni emergenza, finiscono sempre per essere le prime delle vittime.

L’Adozione a Distanza come ancora di salvezza

Stando al “contatore” ufficiale del governo ucraino, a oggi sono 671 i minori rimasti uccisi a causa del conflitto, mentre i feriti sono oltre 2250. quasi 20mila, invece, queli forzatamente deportati.
Per cercare di offrire ai minori in Ucraina tutto l’aiuto possibile, fin dall’inizio del conflitto Amici dei Bambini ha lanciato la campagna BambinixLaPace. In particolare, grazie al progetto di Adozione a Distanza è possibile garantire la continuità di un supporto fondamentale, sia dal punto di vista materiale, sia da quello del supporto psicologico, in particolare per combattere gli effetti terribili della sindrome da stress post traumatico.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza.

  EMERGENZA UCRAINA