BAMBINIxLAPACE. Ucraina: dentro la guerra, fuori dall’infanzia

Le ferite invisibili dei bambini ucraini e il coraggio delle donne che li aiutano a ritrovare fiducia e serenità

In Ucraina, migliaia di bambini crescono tra sirene antiaeree, fughe improvvise e notti passate nei rifugi. Le loro vite sono state spezzate da un conflitto che non lascia spazio alla spensieratezza dell’infanzia. Molti di loro soffrono di disturbi del sonno, crisi d’ansia e reazioni fisiche allo stress: sintomi che raccontano un trauma collettivo difficile da guarire.

Il trauma della guerra

Nelle regioni “più tranquille” dell’ovest, psicologi e operatori sociali cercano di restituire ai più piccoli un senso di sicurezza. Nei centri di sostegno si svolgono attività di gruppo, giochi, disegni, musica. I bambini mettono su carta carri armati, razzi, ma anche case e famiglie: immagini che parlano di paura e di desiderio di protezione. La terapia passa soprattutto attraverso la routine — appuntamenti regolari, orari fissi, rituali quotidiani — che aiutano a ritrovare la fiducia nel tempo e negli altri.
Anche chi lavora con loro vive sotto pressione, ma cerca equilibrio nelle piccole cose: il caffè del mattino, il silenzio di una passeggiata, la cura del giardino. Sono gesti semplici che, in un contesto di guerra, diventano atti di resistenza emotiva.

Le strutture per l’infanzia

Nei sobborghi della capitale, molte strutture per l’infanzia sono state distrutte e poi ricostruite. Gli orfanotrofi accolgono bambini che hanno perso tutto: casa, genitori, amici. Gli educatori parlano di aggressività, isolamento e tristezza profonda, ma anche di straordinaria capacità di adattamento. Ogni percorso di recupero è diverso e richiede tempo, pazienza e soprattutto empatia.
Le cifre restano drammatiche: secondo l’Unicef, oltre 2.500 bambini sono rimasti uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione e più di 1.600 scuole sono state distrutte. Uno su cinque ha perso un familiare o un amico. Molti studenti seguono le lezioni online, nascosti nei rifugi, accumulando ritardi nell’apprendimento e nella socializzazione.
Gli adulti cercano di proteggerli da una realtà troppo dura, organizzando giochi, feste e momenti di svago per farli vivere in una sorta di mondo parallelo. In questi spazi di cura e solidarietà, tra le macerie della guerra, si prova a costruire un futuro in cui i bambini possano tornare a credere nella pace e nella normalità.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA