BAMBINIxLAPACE. L’Ucraina in bilico. Nebbia e fuoco su Pokrovsk: l’avanzata russa rompe il fronte orientale

Le truppe di Mosca penetrano nella città approfittando della nebbia. Kiev arretra a sud, mentre un attacco con missili Kinzhal colpisce una base di F-16 vicino a Kiev

La fitta nebbia che avvolge Pokrovsk è diventata un alleato inatteso per le truppe russe, che dopo settimane di combattimenti sono penetrate in profondità nella città del Dombass. Le immagini mostrano colonne di moto, pick-up e veicoli carichi di soldati e armi avanzare tra le macerie, approfittando della scarsa visibilità. Essendo in evidente inferiorità numerica, infatti, i militari di Kiev fanno molto affidamento sulle ricognizioni dei droni per rilevare le posizioni del nemico, ma con la nebbia fitta la visibilità è ridotta e i soldati russi possono muoversi più liberamente.
Secondo fonti ucraine, oltre 300 militari di Mosca si trovano già all’interno del centro urbano, teatro di una delle battaglie più decisive del fronte orientale: in gioco ci sono le sorti del Donetsk e dell’intero Donbass.
Non va meglio a sud, dove Kiev ha annunciato il ritiro da cinque insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, motivato dall’intensificarsi degli assalti russi e dalla necessità di salvaguardare le vite dei soldati.

Conquistare Pokrovsk

Mosca, secondo le stime ucraine, avrebbe ammassato circa 150.000 uomini per la conquista di Pokrovsk, stringendo la città in una manovra a tenaglia. La sua caduta, secondo diversi analisti, potrebbe aprire la via verso Kramatorsk e Sloviansk, ultime roccaforti ucraine nel Donetsk, e consoliderebbe l’obiettivo di Putin di controllare l’intero Donbass. C’è anche, però, chi sostiene che la conquista della città sia una vittoria più simbolica che altro: un modo per esibire un “trofeo” importante dopo quasi 4 anni di guerra.
Sul fronte strategico, la Russia ha annunciato di aver colpito con missili ipersonici Kinzhal un centro di intelligence vicino a Kiev e una base aerea che ospita jet F-16, definendo l’attacco una “rappresaglia” per una presunta provocazione ucraina. Secondo l’Fsb, Kiev avrebbe tentato di reclutare piloti russi per dirottare un Mig-31 e simulare un attacco alla principale base Nato. Accuse impossibili da verificare, ma che alimentano la guerra di propaganda parallela a quella sul campo.

Senza elettricità

Intanto, migliaia di civili restano senza elettricità nelle regioni di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Odessa. L’inverno si avvicina, e con esso l’ennesima stagione di sofferenza. Zelensky continua a chiedere sostegno agli alleati, mentre all’Onu esplode una nuova frizione diplomatica: secondo il Kyiv Post, l’amministrazione Trump starebbe spingendo per rimuovere dal testo della prossima risoluzione i riferimenti all’“integrità territoriale” dell’Ucraina, suscitando la reazione di Kiev e dei partner europei.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA