BAMBINIxLAPACE. Ucraina: la Russia cambia strategia, nel mirino anche il personale umanitario

Gli incidenti contro il personale umanitario aumentano del 50% mentre la Russia estende i raid con “glide bombs” su città lontane dal fronte

Nei primi mesi del 2025, la guerra in Ucraina ha subìto una nuova e preoccupante evoluzione. Mosca sembra aver modificato la propria strategia di attacco, intensificando l’uso di bombe plananti di precisione e ampliando il raggio delle operazioni verso aree prima considerate relativamente sicure. Allo stesso tempo, cresce l’allarme per l’aumento degli attacchi contro il personale umanitario, che opera in condizioni sempre più pericolose.

Gli operatori umanitari colpiti

Secondo i dati diffusi dalla ONG CARE, gli incidenti di sicurezza che hanno coinvolto operatori umanitari sono aumentati del 50% nei primi sei mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, passando da 62 a 93 casi, che hanno causato 3 morti e 34 feriti, in gran parte di nazionalità ucraina. Le regioni più colpite restano Kherson, Donetsk e Kharkiv, dove gli attacchi assumono forme sempre più imprevedibili: bombardamenti aerei, droni, esplosioni di mine terrestri, ma anche campagne di disinformazione che mirano a delegittimare le organizzazioni sul campo.

La crisi finanziaria

Alla crescente violenza si aggiunge una crisi di finanziamenti: ad agosto, solo il 34% dei 2,6 miliardi di dollari previsti per il Piano di risposta umanitaria 2025 è stato effettivamente ricevuto. Una carenza che costringe molte agenzie a ridurre i programmi di assistenza, proprio mentre la domanda di aiuto continua a salire. “Le organizzazioni umanitarie locali non sono scudi contro proiettili e droni”, ha dichiarato Daria Chekalova, consulente per i diritti umani di CARE Ucraina. “Servono azioni concrete e responsabilità per le violazioni del diritto internazionale umanitario”.

Nuove tecnologie belliche

Sul piano militare, la Russia ha introdotto con crescente frequenza le bombe plananti a lungo raggio, note come KAB o glide bombs, dotate di ali e sistemi di guida GPS, infrarossi o laser. Queste armi consentono di colpire obiettivi a decine di chilometri di distanza, raggiungendo aree residenziali lontane dal fronte. Nelle ultime settimane, Mosca ha preso di mira Mykolaiv, Poltava e Lozova, quest’ultima situata a 150 chilometri dalla linea del fronte, colpita il 18 ottobre da una bomba UMPB-5R che ha ferito cinque civili e distrutto diverse abitazioni. Il 24 ottobre, anche Odessa è stata colpita per la prima volta con queste armi.
La combinazione di nuove tecnologie belliche e l’aumento degli attacchi contro chi presta soccorso delinea un quadro drammatico: l’Ucraina del 2025 vive un conflitto che non risparmia più nessuno, nemmeno chi cerca di salvare vite.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA