Banca Dati Adozione: sconcertante “balletto” di responsabilità tra Ministero della Giustizia e Dipartimento della Giustizia Minorile. Nel silenzio del Ministro Severino più di duemila bambini aspettano di essere adottati

GENITORIDopo la data del 31 dicembre 2012 che avrebbe dovuto segnare una svolta per i bambini in attesa di adozione nel nostro Paese, Ai.Bi. si è rivolta ai vari uffici ministeriali competenti per capire le motivazioni della mancata attuazione della Banca Dati, nonostante il dettato della sentenza del TAR del Lazio.

E’ così che si è assistito ad un triste e sconcertante scarico di responsabilità fra il Ministero di Giustizia e  il Dipartimento della Giustizia Minorile, il primo responsabile e il secondo incaricato dell’attivazione della banca dati.

Da una indagine svolta dal nostro ufficio legale, è risultato che il Dott. Francesco Testa, in forza al Gabinetto del Ministro Severino, fosse il funzionario incaricato di occuparsi della ” pratica”. Prontamente interpellato sullo stato di attuazione della banca dati e sui motivi del ritardo, replicava di avere necessità di chiedere un aggiornamento al Dipartimento della Giustizia minorile.

Il Dott. Testa, assicurando come la banca dati fosse per il Ministero un’  assoluta priorità, confermava  la responsabilità della “presa in carico della pratica” portando, se necessario, all’attenzione dello stesso Ministro, l’urgenza della attuazione della sentenza.

A questo punto risulta evidente come nessuno, sia al Ministero della Giustizia che al Dipartimento competente per i minori, sappia nulla di più del fatto che solo 8 Tribunali dei Minori dispongono di una banca dati. E gli altri 21?

Entro il 31 dicembre 2012 il Capo Dipartimento della Giustizia Minorile, dott.ssa Caterina Chinnici, avrebbe dovuto emettere il decreto dirigenziale di avvio della banca dati.

Questo decreto a tutt’oggi non esiste!

E’ quindi evidente che il Ministro Severino dovrà certamente, e non solo “eventualmente”, fare qualcosa perché è lei, nella funzione che ricopre, il diretto responsabile di questo ennesimo inadempimento.

La banca dati, nello spirito della legge, ha come obiettivo quello di fare circolare i dati sui minori adottabili e sulle coppie disponibili all’adozione fra i vari tribunali per i minorenni.

Per questo, finché non verrà messo in piedi un sistema di scambio di informazioni fra tutti i tribunali, anche con mezzi alternativi a quelli informatici, sarà come non avere realizzato alcunché.

In attesa che almeno il Dott. Testa riesca a fornire le ultime attese delucidazioni, Ai.Bi. si prepara già, tristemente, alla gestione di un nuovo procedimento amministrativo per ottenere il rispetto della sentenza perché è semplicemente inaccettabile che quasi 2300 minori adottabili in Italia (come evidenziato dalla recente ricerca dell’Istituto degli Innocenti) siano ancora oggi, dopo oltre 10 anni dalla legge 149/2001 e nonostante i 90 giorni concessi dal TAR, in attesa che il Ministero “prenda in mano” la questione.