Bolivia. Ai.Bi. rinnova l’accordo di cooperazione internazionale

bolivia

In Bolivia Ai.Bi. potrà continuare a svolgere progetti di cooperazione internazionale per i prossimi quattro anni.

Martedì 20 agosto il Ministerio de Relaciones Exteriores (Ministero per gli Affari Esteri), ha sottoscritto con il rappresentante di Ai.Bi. Bolivia, Claudio Calisti, il cosiddetto accordo «Marcode cooperación básica».

Si tratta di un rinnovo importante che avviene a quasi un anno e mezzo dalla presentazione di tutti i documenti.

Ai.Bi. opera in Bolivia dal 1997. A partire dal 2003 ha avviato interventi di Sostegno Senza Distanza (Ssd) nel Paese sudamericano, attualmente sostiene tre istituti nella capitale La Paz/El Alto, dove si trova la nostra sede. I nostri progetti puntano a facilitare il reinserimento di minori che vivono in istituti nella famiglia di origine, o presso parenti oppure in famiglie affidatarie estranee. L’altro nostro obiettivo è difendere e promuovere i diritti dei minori che vivono in condizioni di particolare vulnerabilità.

Tre le nostre ‘Casa Hogar’: Josè Soria, che può accogliere fino a 80 bambini, dai 6 ai 12 anni, sia pure con limiti flessibili in caso di fratelli; Virgen de Fatima, fondata per massimo di 80 minori, attualmente ne ospita circa cento; infine Virgen de Esperanza, gestita dalla congregazione della Sorelle Apostoliche del Cristo Crocifisso, ospita 23 bambini, di età compresa tra 0 e 6 anni. Tutti gli ospiti sono stati abbandonati o maltrattati, pochi hanno un certificato di nascita e nessun minore dispone di una carta d’identità.

La sigla dell’accordo «Marco» è il segnale che stavamo aspettando da tempo. Nel luglio scorso si era paventato uno stop degli accordi bilaterali tra Italia e Bolivia, a causa di grave incidente diplomatico. L’aereo del presidente Evo Morales, di rientro da Mosca, non ebbe l’autorizzazione a sorvolare lo spazio aereo italiano e di altri Paesi europei, per un falso allarme. Si sospettava  che a bordo ci fosse Edward Snowden, l’ex analista della Cia e contractor della National security agency (Nsa), ricercato dagli Stati Uniti per aver portato alla luce il loro programma di sorveglianza.

Adesso che tutto sembra essere rientrato, l’auspicio è che si possa rinnovare anche l’accordo per le adozioni internazionali, scaduto nel luglio 2007. Sono infatti ormai 6 anni che Amici dei Bambini non può depositare nuovi dossier in Bolivia.