Bolivia: i bambini devono portare anche il cognome della madre

La Coalizione Boliviana per i Diritti all’Infanzia e all’Adolescenza ha presentato un progetto di legge per apportare delle modifiche al Codice del Bambino, nel quale si avanza la proposta di inserire il cognome materno nel nome dei minori, per valorizzarlo.

bolivia3Julia Velasco, membro di una coalizione che raggruppa 30 organizzazioni non governative, ha assicurato che questa modifica aiuterà ad eliminare la discriminazione verso le bambine, visto che sono molte le famiglie che cercano di avere figli maschi solo per perpetuare il cognome.

Rolando Villena, “defensor del Pueblo” (figura che ha la responsabilità di assicurare ai cittadini che vengano rispettati i loro diritti nell’ambito dell’attività amministrativa del settore pubblico e che, più in generale, si occupa della difesa e promozione dei diritti umani), e vari parlamentari hanno dato il proprio consenso al primato del cognome materno e si sono trovati d’accordo sulla necessità di aprire un dibattito in merito. L’Assemblea Legislativa, a partire dal mese di luglio luglio, discuterà come cambiare il Codice del Bambino.

“Questa del cognome materno è una questione in sospeso e ci dispiace molto perché avremmo già dovuto approvarla”, ha dichiarato Villena.

Il presidente della Camera dei Deputati, Betty Tejada, ha sostenuto l’iniziativa. “Sono assolutamente d’accordo con la rottura dei modelli patriarcali. È importante rivalutare il cognome della madre, senza offendere la suscettibilità nei padri.”

Marianela Paco, membro della Commissione che ha ricevuto la proposta, ha ricordato di aver sollevato questa tematica già diversi anni fa e ha sottolineato che il più grande ostacolo alla sua accettazione sarà “la mentalità patriarcale e il machismo che esiste nel Paese”.

Proprio per questo ha cercato di mandare un messaggio rassicurante: “La legge non è retroattiva; non è che tutti dovranno cambiare il proprio cognome, adesso. Varrà solo a partire dalla sua promulgazione e quindi per i nuovi nascituri”.

La deputata Elizabeth Reyes ha espresso il suo sostegno all’iniziativa e ha concluso con una riflessione: “Nel nostro Paese ci sono molte famiglie monoparentali e molte ragazze madri, e il cognome materno rivaluterà il ruolo di queste donne “.