Bolivia. L’adozione a distanza pone le basi per una nuova vita

La storia del piccolo Miguel, abbandonato in fasce, fu accolto all’istituto Niño Jesús ed oggi è rinato figlio

Oggi vi raccontiamo una storia a lieto fine, è quella del piccolo Miguel, che fino a poco tempo fa viveva al Centro Niño Jesús di Paz.

Questo Istituto fu fondato nella città di La Paz nel 1968,  è composto da un edificio centrale e cinque casette che garantiscono un ambiente di tipo familiare più idoneo alla crescita dei piccoli accolti che hanno dagli zero ai sei anni.

Miguel vi entrò quando aveva pochi mesi di vita, fu trovato in strada in una notte fredda. Era minuto e piangeva, il suo pianto lo ha salvato e delle braccia lo hanno raccolto e portato al sicuro. Cosa avrá vissuto? Avrá sofferto il freddo? Avrá dovuto aspettare molto tempo mentre piangeva disperato non sentendo più l’odore della sua mamma?

Miguelito  è un bambino sorridente e con una forte voglia di vivere, si emoziona,  muove i piedini e le braccia ogni volta che qualcuno lo prende in braccio. Forse la sua mamma gli voleva bene, è un bambino tranquillo e non denutrito, ma non poteva prendersi cura di lui. Amici dei Bambini, presso il Centro di Accoglienza Niño Jesús ha svolto un’indagine sociale per individuare la famiglia di origine del piccolo, per poterla aiutare e supportare con un reinserimento familiare. Non si è trovato nessun parente. Dunque si è passati a lavorare per far ottenere a Miguel un documento di identità e la definizione giuridica per poterlo inserire nelle liste di adozione. 

Grazie ai contributi del sostegno a distanza si è potuto fare tantissimo per Miguel e per gli altri bambini ospiti. Non solo sfamarlo e dargli un tetto sulla testa ma lavorare affinché potesse incontrare la sua nuova famiglia.

C’é chi dice che il tempo passi piú veloce in istituto vedendo crescere i bambini con tutti i loro cambiamenti. Ed il tempo è passato in fretta, adesso Miguel ha compiuto due anni. É un giorno speciale ma lui non lo sa, non immagina quale sia il suo destino e come cambierá la sua vita. La sua tata lo prende in braccio e lo veste coi abiti nuovi, poi lo porta in una stanzetta dove c’è una coppia gentile che lo aspetta. “Loro sono i tuoi genitori” gli spiegano. Per Miguel questa non é una parola che abbia molto senso, non sa cosa sia una mamma ed un papà.

La giovane donna lo prende in braccio e lui inizia a muovere i piedi, poi gli dà un bacio e lo stringe a sé in un abbraccio che è tardato due anni, ma ora c’è e ci sarà.

E’ stata una visita insolitamente lunga per Miguel, e la cosa piú insolita é che il giorno seguente i signori gentili gli fanno ancora visita, e anche il giorno dopo, e il giorno dopo ancora… il tempo passa veloce e senza rendersi conto Miguel é cambiato:  adesso aspetta con ansia ogni visita e non ha più bisogno di essere sempre bravo o dolce, puó lasciarsi andare, puó piangere, concedersi un capriccio e trovare i baci e gli abbracci tanto desiderati.

Ogni giorno che passa il legame tra Miguel ed la sua nuova famiglia è sempre più forte.

Adesso Miguel si aggrappa a quelle braccia per molte ore, si sta anche avvicinando al papá, giocano assieme.

Poi arriva il giorno in cui Miguel viene fatto salire in macchina, piange il piccolo, ha paura di quel mondo che non ha mai visto fuori dalle mura dall’Istituto, tanti rumori, troppa luce, così tanta gente sconosciuta…. ma ci sono anche i suoi genitori, che lo prendono in braccio e tutto sembra di migliorare. Miguel ha paura ma si fida.

Arrivano a casa, la mamma gli dà la merenda e gli fa il bagnetto con amore infinito. Il papá torna dal lavoro e si butta per terra a giocare con lui. Ha dei nonni e dei cugini, tutti lo adorano.

I giorni passano felici e adesso Miguel é un altro bambino, il suo sguardo è cambiato, è sereno e nel suo cuore non ci saranno più notti fredde ma solo caldo e amore. 

Tutto questo è stato possibile grazie al Sostegno a Distanza.

Ai.Bi.  supporta il personale del Centro nella realizzazione di “Progetti di Vita Individuali” per ogni piccolo ospite. Ogni bambino al centro è unico ed è seguito con le sue specifiche caratteristiche. Il lavoro del nostro staff è volto individualmente al supporto psicologico, scolastico e medico e all’accompagnamento verso il reinserimento familiare ove possibile o verso l’accoglienza in un nuovo nucleo familiare.

Diventa anche tu un sostenitore del centro Nino Jesus di La Paz , puoi fare la differenza per questi bambini che non hanno una rete familiare in grado di sostenerli e proteggerli. Inoltre potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei 70 piccoli ospiti; grazie a report mensili infatti sarai costantemente aggiornato sui progressi raggiunti e le difficoltà affrontate.

Attiva un Sostegno a Distanza in Bolivia, bastano 25 euro al mese.