Bolivia: una grave crisi diplomatica rischia di bloccare tutti gli accordi bilaterali

evo moralesLa Paz è una città completamente bloccata. Centinaia di cittadini boliviani si stanno dirigendo verso l’Ambasciata di Stati Uniti, oltre che di Italia, Francia, Spagna e Portogallo, Paesi che nella notte del 3 luglio hanno negato il sorvolo del proprio spazio aereo al velivolo del Presidente della Bolivia, Evo Morales, di ritorno da Mosca, costringendolo ad atterrare in Austria. L’aereo è rimasto per quasi dodici ore bloccato nello scalo austriaco ed è stato anche perquisito dalla polizia aeroportuale.

Il dirottamento dell’aereo era stato causato dal falso allarme che, su quel mezzo ci fosse – segretamente – Edward Snowden, l’ex analista della Cia e contractor della National security agency (Nsa), ricercato dagli Stati Uniti per aver portato alla luce il loro programma di sorveglianza.

Questa circostanza però è stata smentita sia dal governo russo che da quello boliviano, così come da quello austriaco, che ha concesso senza problemi all’aereo presidenziale di atterrare a Vienna.

Il Presidente boliviano era nei giorni scorsi a Mosca per una serie di incontri istituzionali, che includeva anche un colloquio con Vladimir Putin, e la partecipazione ad una riunione con i Paesi produttori di gas.

Evo Morales ha accusato gli Stati Uniti di essere il responsabile del forzato atterraggio del suo aereo, e ha minacciato di chiudere l’ambasciata degli Stati Uniti nel Paese, accusando Washington di aver esercitato pressione sugli Stati europei affinché chiudessero lo spazio aereo del suo aereo presidenziale. Nel corso di una riunione dei leader dei Paesi latino-americani, ha infatti dichiarato: “Ho incontrato la direzione del mio partito, e mi ha chiesto di prendere provvedimenti. Se necessario, farò chiudere l’ambasciata degli Stati Uniti”.

La protesta delle diplomazie di Argentina, Ecuador, Uruguay, Perù, Cuba e Venezuela non si é fatta attendere. Gli alleati in Sud America esigono le scuse di Obama. L’UNASUR (l’ente che riunisce i Paesi sudamericani) prenderà in analisi il caso. Secondo loro, la falsa informazione della presenza di Snowden a bordo, è stata fatta circolare per punire preventivamente l’intenzione della Bolivia di concedere asilo politico all’ex agente della CIA.

Il Ministro degli Esteri boliviano Choquehuanca ha intanto convocato formalmente i 4 ambasciatori dei Paesi coinvolti nell’incidente del volo di Morales, tra cui l’Italia, chiedendo loro di scusarsi per quanto avvenuto, pena una revisione di tutte le intese.

Il governo boliviano ha anche deciso di chiedere giustizia all’Onu per quella che considera una «grave aggressione al diritto internazionale».

Il grave incidente diplomatico potrebbe influire negativamente sugli accordi bilaterali Italia-Bolivia, causando ritardi nel rispetto delle intese sulla cooperazione internazionale e sull’adozione internazionale, che sono molto vicine alla firma. La tensione è alta e non è escluso che ci potrebbero essere ritorsioni contro le rappresentanze diplomatiche ma anche contro le ONG presenti sul paese. Ci si augura che non siano i bambini abbandonati boliviani a pagare le conseguenze di questa grave crisi diplomatica.