Brasile. Un’intera città contro l’abbandono dei bambini e degli adolescenti

brasil-2014Il Brasile è già sotto le luci della ribalta del palcoscenico politico e internazionale per gli attesissimi Mondiali di Calcio che si disputeranno proprio lì la prossima estate. I mondiali del 2014 sono un’imperdibile occasione per il Paese per dimostrare al mondo intero di essere all’avanguardia non solo nel settore delle infrastrutture, per la gestione di un evento di tale portata e l’accoglienza di milioni di visitatori da ogni parte del globo, ma dovrà soprattutto mostrare di essere all’altezza delle aspettative degli altri Paesi in merito a tematiche ben più importanti, come quella dei diritti dell’uomo e dell’infanzia. È forse per questo motivo che il Brasile si è trasformato in un enorme laboratorio di progetti volti a promuovere la tutela dei diritti, incluso quelli dell’infanzia.

Una buona prassi viene da Itabuna, città nello stato di Bahia, 400 km a sud da quella di Salvador, sulla costa atlantica del Brasile. Da storica capitale del caffè, è diventata paladina della tutela e della protezione dell’infanzia, con un progetto molto ambizioso, che ha il fine di ridurre la violenza contro i bambini e gli adolescenti in situazione di abbandono e/o di vulnerabilità sociale, e di contribuire, così, al rafforzamento della cultura del rispetto dei diritti dell’infanzia.

Il progetto in questione, dal titolo “L’implementazione dello statuto del bambino e adolescente nelle comunità con alto indice di violenza e di vulenerabilità sociale di Itabuna”, e dalla durata di 30 mesi, è stato portato avanti da la Prefeitura Municipal de Itabuna, da Lar Fabiano de Cristo, dal Centro Comunitário e Creche Irmã Maragrida, dall’UNIME ITABUNA, e dall’IUNI Educational LTDA.

Gli obiettivi del programma sono principalmente tre: rafforzare il ruolo della società civile nella promozione dei diritti dei minori e nella partecipazione e rappresentazione politica; elaborare dei Piani Individualizzati per i bambini e gli adolescenti accolti presso alcuni istituti (Casa de Passagem, SOS Canto da Criança, Lar Fabiano, Creche e Centro Comunitário Irmã Margarida); e contribuire all’inserimento sociale e professionale degli adolescenti in situazione di abbandono e vulnerabilità.

Tante sono le attività previste dal progetto, a partire dalla creazione di una rete cittadina capace di individuare le necessità per la difesa dell’infanzia a Itabuna, grazie agli incontri trimestrali coordinati da Ai.Bi. (in totale 10 incontri) con le 30 associazioni coinvolte e i cittadini, per valutare la situazione della violenza nella città, le necessità e le attività implementate.

Saranno inoltre organizzati 3 eventi popolari (uno all’anno), dal titolo “La città contro la violenza” per favorire la partecipazione civica contro la violenza sui bambini, e verrà creata una equipe multidisciplinare di specialisti su questo fenomeno, composta da assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, educatori, che elaboreranno una metodologia di lavoro comune e che produrranno 2.000 quaderni metodologici e informativi da distribuire. Verranno infine formati 100 operatori sociali.

In parallelo a tutto questo, sarà lanciata una campagna informativa in scuole, istituti e quartieri, per coinvolgere un totale di circa 10.000 bambini e adolescenti, attraverso convegni, flash mob, incontri, concerti, e proiezione di film.

Attori sociali, semplici cittadini, e istituzioni, tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo: migliorare la qualità di vita dei bambini e degli adolescenti brasiliani di Itabuna!