Brescia. Bimba di 2 anni e la sorellina di 7 mesi abbandonate in auto dai genitori: dichiarate adottabili dal Giudice

Così ha deciso il Tribunale dei Minori di Brescia per le bambine, scoperte in macchina mentre il padre di 44 anni era in un bar a giocare alle videoslot e la madre, 23enne, si prostituiva poco distante

A nulla è valso l’appello dei genitori, di origine romena, per riavere le figlie biologiche. Oltre alle lacrime di disperazione della neonata i Carabinieri della Compagnia di Verolanuova, allertati da alcuni passanti, hanno notato l’iperattività della sorella maggiore, al quale in ospedale sono state trovate tracce di cocaina nel sangue

Brescia. Dichiarate adottabili dal Tribunale le sorelline abbandonate in auto dai genitori biologiciL’amore di un padre e di una madre, l’attenzione e la cura dei figli per far sì che possano crescere, svilupparsi e diventare adulti in modo armonioso e sereno non è automaticamente presente in base al legame biologico: è quanto conferma la vicenda di due bimbe, di 2 anni e appena sette mesi, trovate dai Carabinieri di Verolanuova – su allerta di alcuni passanti – in una Bmw serie 3 posteggiata nei pressi di un bar trattoria nel bresciano. I genitori biologici, di origine romena, non erano con loro non per cause di forza maggiore: il padre, 44 anni, era in un bar intento a giocare alle videoslot; la madre, 23 anni, si stava prostituendo proprio in quei minuti poco distante. I militari hanno aperto la porta dell’auto (che non era chiusa a chiave), prendendosi subito cura delle bimbe; quindi, hanno scoperto le ‘attività’ dei due genitori. A tutto questo si è aggiunta la scoperta, in ospedale, di tracce di cocaina nel sangue della bimba più grande.

Alla luce di questi fatti, accaduti alla fine di novembre dello scorso anno, il Tribunale dei Minori di Brescia ha disposto l’immediato trasferimento delle piccole in una struttura protetta, prevedendone quindi l’adottabilità; una decisione alla quale si erano opposti i genitori, che avevano chiesto di sospendere per almeno un anno la pratica, dichiarando di essere pronti a farsi aiutare e a cercare un lavoro per affittare una casa dignitosa.

I giudici, tuttavia, hanno rigettato l’istanza, avviando le pratiche per dare in adozione le due bambine. Secondo il Tribunale, le bambine verserebbero in uno “stato di abbandono morale e materiale da parte dei due genitori. È quindi necessario che trovino stabilità all’interno di un nucleo familiare capace di rispondere alle loro necessità affettive e evolutive”.

 

Fonte: Bresciasettegiorni.it