Ricordate il temibile “buco dell’ozono”? Entro il 2040 sarà completamente richiuso

Negli Anni ’80 era il “nemico” numero uno per il clima. Oggi, grazie agli accordi internazionali stipulati da quasi tutti i Paesi del mondo, il buco dell’ozono si sta richiudendo. Uno buona notizia per il clima e per… la bontà dei provvedimenti lungimiranti

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L’articolo di oggi viene ripreso da Popotus, che ormai da molti anni Avvenire costruisce appositamente con un linguaggio e argomenti pensati per i lettori più giovani, e riporta una notizia di cui si è parlato sui media di tutto il mondo: il buco nell’ozono si sta richiudendo.

La chiusura del buco dell’ozono dimostra che le “regole” hanno i loro effetti

Magari i lettori più giovani non lo ricorderanno, ma negli Anni ’80 il “buco dell’ozono” era l’allarme numero uno, almeno a livello mediatico, legato al clima. E a ragione, perché l’ozono è lo strato dell’atmosfera terrestre che protegge dai dannosi raggi ultravioletti.
La notizia diffusa dall’Onu secondo la quale il “buco” si sta da tempo riducendo ed entro il 2040 dovrebbe del tutto ripristinarsi è, dunque, ottima! Non solo perché scongiura un pericolo reale, ma anche perché dimostra che le decisioni che furono prese allora (analoghe a tante che vengono prese oggi, suscitando non poche perplessità da parte di non poche persone…), con il divieto di utilizzo di alcuni dei prodotti maggiormente responsabili del deterioramento dello strato di ozono, hanno funzionato!
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