Chanty condannata ad essere sorda, ma, ad un tratto, qualcuno la chiamò…

All News_3114_CHANTY 200Sotto un albero di cocco, sola, con una ferita sanguinante alla gamba. L’ ha trovata così l’equipe psico-sociale di Ai.Bi., impegnata in un instancabile monitoraggio delle realtà urbane e sociali povere della Cambogia.

Chanty viveva con la nonna e la sorellina più grande, nutrita sì, ma non curata. L’unica che le dedicava affetto e attenzioni era la sua sorellina. Sua nonna aveva rinunciato a  prendersi cura di lei perché era troppo difficile e faticoso starle dietro. Chanty è sorda e quindi comunicare con lei è possibile solo a gesti.

La mamma, abbandonata dal padre delle bimbe,  ha dovuto rimboccarsi le maniche e ora lavora nella città di Phnom Penh in una fabbrica tessile. E’ l’unico modo che la famiglia ha per sopravvivere.

Le operatrici di Amici dei Bambini hanno dovuto convincere la nonna che forse la soluzione migliore per Chanty era poter frequentare il Day care centre di Takeo. La donna, vinte le prime resistenze, ha acconsentito.

Da allora la bimba è come rinata. Riempe il cuore di gioia vedere quanta passione mette nel disegnare, che è il suo modo di comunicare più spontaneo. Disegni pieni di colori  e  animali, i suoi. Anche se la sordità ha compromesso anche la capacità di parlare, la bimba interagisce con i compagni mostrandosi sempre molto attenta e gentile verso tutti.

Questa trasformazione non è passata inosservata nemmeno alla nonna, che continuamente ringrazia gli operatori del centro. La prossima sfida sarà convincere la famiglia di Chanty a mandarla il prossimo anno in una scuola speciale per sordomuti, che si trova nella capitale cambogiana. Anche se non potrà più tornare a casa della nonna ogni sera, Chanty potrà certamente imparare a leggere, a esprimersi con la lingua dei segni, e non da ultimo potrà incontrare più spesso la sua mamma.

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