Chioggia (Ve). A scuola arriva una materia nuova: l’educazione emotiva per i docenti chiamati ad accompagnare i piccoli adottati

perù-posada-de-belen-scuola-200La sfida dell’accoglienza passa dalla scuola. Ed è una sfida non semplice, per la quale bisogna essere pronti ad affrontare difficoltà, ma anche emozioni. Ecco perché l’équipe adozioni dell’Azienda Ulss 14 di Chioggia, in provincia di Venezia, in collaborazione con Amici dei Bambini ha organizzato una serie di incontri di formazione per gli insegnanti referenti per gli alunni adottati. Il ciclo di incontri, iniziato il 29 febbraio, vivrà il suo terzo appuntamento lunedì 2 maggio, alle ore 17. La location sarà sempre la sala riunioni del Distretto socio-sanitario di via Vespucci a Sottomarina di Chioggia.

Per l’occasione la psicologa e psicoterapeuta consulente di Ai.Bi. Veneto Cristiana Pilotto e l’assistente sociale dell’équipe adozioni di Chioggia Alessandra Morini incontreranno i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che, secondo le Linee guida per l’inserimento scolastico dei minori adottati, si occupano di favorire l’ingresso e l’integrazione dei minori accolti in adozione nel panorama educativo italiano.

Al centro di questo terzo incontro ci saranno il bisogno di rassicurazione e di attenzione positiva di tutti i bambini adottati e i loro scatti di collera che ogni docente deve essere pronto a fronteggiare.

Nella seconda parte del pomeriggio, invece, si prenderanno in esame i sistemi educativi e le caratteristiche delle scuole delle diverse parti del mondo da cui provengono i piccoli figli adottivi. Per accompagnarli adeguatamente nella loro nuova realtà scolastica italiana, infatti, è indispensabile infatti conoscere la realtà educativa di provenienza.  Infine, spazio al dibattito nel corso del quale gli insegnanti presenti potranno raccontare e confrontare le proprie esperienze.

Concentrando l’attenzione sull’educazione emotiva in classe, si darà dunque continuità ai temi affrontati nel corso dei primi appuntamenti: dal profilo dei bambini adottati alle caratteristiche degli istituti di provenienza fino alle eventuali difficoltà di apprendimento. Lo scopo degli  incontri è infatti quello di integrare gli strumenti metodologici, formativi e relazionali utilizzati dagli insegnanti per accompagnare nel miglior modo possibile l’inserimento sociale e culturale dei minori adottati, armonizzando le loro storie con quelle dell’intera classe.