Come Mosè: la storia si ripete 3200 anni dopo. In India, bimba abbandonata sul fiume Gange, viene salvata da un barcaiolo

Come nelle più belle favole a lieto fine lo Stato si farà carico delle spese per la crescita e l’educazione della bimba trovata in una scatola con nome e data di nascita e ha promesso una ricompensa in denaro e una casa, per il barcaiolo

C’era una volta una bambina molto piccola, di nome Ganga.

Un giorno la sua mamma, per qualche ragione, che non è dato sapere, decise di avvolgerla in una sciarpa rossa ed adagiarla in una scatola di legno interamente decorata da immagini di divinità indù, in tal modo da proteggerla durante il suo viaggio, noi vogliamo pensare.

Prima di lasciarla andare, la sua mamma, depose nella scatola un foglio con le indicazioni astrologiche della sua nascita e il suo nome. Poi, vogliamo immaginare, dopo averle dato un lungo bacio, la depose sulle rive del fiume sacro Gange.

La bimba, lasciata in balia delle acque iniziò a piangere. I suoi lamenti furono uditi da molti, ma solo un barcaiolo decise di prendere coraggio ed avvicinarsi a quello strano oggetto trasportato dalle acque. Lo raggiunse. Lo aprì e vide la bambina. Il suo stupore fu davvero molto. Il barcaiolo coraggioso fu acclamato da tutti.

No… non è una favola…

Ganga e il barcaiolo buono esistono davvero, la storia risale a pochi giorni fa ed è avvenuta a Ghazipur, in India.

Non si conosce il motivo del gesto dell’abbandono, ma quello che sembra essere certo è che chi ha deposto la piccola Ganga sulle acque del fiume, doveva amare la piccolina.

Come nelle più belle favole a lieto fine lo Stato ha promesso che si farà carico delle spese per la cura della bimba e che donerà una ricompensa in denaro e una casa, per il barcaiolo, Gullu Chaudhary, per il suo gesto, definito «un esempio senza pari di umanità».

La storia della piccola Ganga che, come Mosè, è stata salvata dalle acque, racchiude in sé un lato molto triste, quello della condizione delle bambine, considerate ancora troppo spesso un peso per le famiglie più povere ma anche un messaggio di speranza, perché di persone buone come il povero barcaiolo dal cuore grande nel mondo c’è davvero bisogno!