ostacoli cooperazione allo sviluppo

Conferenza Cooperazione. Il Viceministro Giro: “L’attacco al mondo del fare bene è iniziato, tanto tempo fa, con l’attacco a chi si occupa di adozioni internazionali e di bambini abbandonati”

Chiaro e accorato, nell’intervento del politico – da sempre attento al mondo dell’adozione internazionale – il riferimento alle fake news  lanciate in passato contro Ai.Bi.

Una ‘guerra’ che, nel silenzio del resto degli enti e delle associazioni del Terzo Settore, illusi di poter rimanere fuori dal ‘fango’, ha portato fino a stendere “un velo di coscienza cattiva su tutto il mondo del volontariato e della cooperazione nazionale e internazionale”

ostacoli cooperazione allo sviluppoIn una Conferenza Pubblica voluta dal Ministero per gli Affari Esteri soprattutto per discutere e rilanciare, nel nostro Paese, opzioni e possibilità di sostegno e sviluppo economico, attraverso le energie del Terzo Settore, del continente africano, il silenzio ‘rumoroso’ del programma degli interventi e dei panel previsti rispetto al tema dell’adozione internazionale non poteva, evidentemente, restare davvero del tutto incorrotto.

E così, effettivamente, non è stato. Nel corso della seconda giornata di relazioni dell’evento sulla Cooperazione Internazionale, infatti, il viceministro degli Esteri, Mario Giro – da sempre attento al mondo dell’adozione internazionale – ha mantenuto la promessa fatta il giorno prima via Twitter al presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, Marco Griffini, di ‘spezzare’ la cortina fumogena su quest’ambito, facendo invece un punto concreto e ‘forte’ sullo status quo del sistema della cooperazione e sulle difficoltà che, nella concretezza della quotidianità, esso si trova a vivere oggi.

L’on. Giro ha mostrato particolare fervore e commozione specialmente quando, parlando ai presenti, ha evidenziato l’origine di tutti i ‘mali’ che oggi stanno attraversando trasversalmente il pianeta della cooperazione nazionale e internazionale: “Non ci dimentichiamo – ha sottolineato – che l’attacco al mondo del fare, e del fare bene, è iniziato tanto tempo fa, con l’attacco a chi si occupa di adozioni internazionali e di bambini abbandonati“. Un riferimento, neppure troppo velato, alle fake news che una certa ‘intellighenzia’ di regime ha prodotto sapientemente e ‘ad orologeria’, nel passato, anche contro Ai.Bi.

Poi – ha proseguito il viceministro – si è rivolto contro quelle che noi abbiamo imparato a chiamare le ‘ONG del mare’ e ha creato un clima deleterio nel Paese; infine, ha steso un velo di coscienza cattiva su tutto il mondo del volontariato e della cooperazione nazionale e internazionale“. Infine, Giro ha chiosato scandendo: “Questo fa male a tutti, rende il nostro Paese più piccolo, più cattivo, più depresso…“.

Da parte sua, Silvia Stilli, portavoce dell’Associazione delle ONG italiane (AOI), nella sua relazione ha chiesto che vengano aggiornate al più presto le Linee Guida sui minori, ferme al momento ancora al 2012 – come più volte suggerito a gran voce anche da Amici dei Bambini – aggiungendo la necessità di “inserire una Rappresentanza del mondo degli enti autorizzati per l’adozione internazionale nel Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo“.

Insomma, nonostante da qualche parte, forse, vi fosse la preoccupazione che i bambini restassero ‘fuori dalla finestra’ del dibattito sul presente e il futuro della cooperazione internazionale italiana insieme ai ‘campioni’ del sostegno e dell’aiuto all’infanzia abbandonata del nostro Paese, la naturale dinamica dialettica e l’attenzione personale di alcuni dei protagonisti chiamati a parlare all’evento ha alla fine riportato in primo piano – e passando direttamente per la porta – questi argomenti e la legittima aspirazione a poter avere qualche voce in capitolo nel consesso della cooperazione allo sviluppo nazionale e internazionale dell’Italia. Dinamiche, senz’altro, che fanno ben sperare per il prossimo futuro.