Congo. Ecco cosa prova un bambino abbandonato quando esce per la prima volta dall’orfanotrofio

In occasione della giornata del bambino africano, tanti bambini sono potuti uscire per la prima volta dall’orfanotrofio grazie al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”

Il 16 giugno ricorre la “giornata del bambino africano”, che dal 1991 vuole richiamare l’attenzione sulle condizioni di vita dei bambini e dei ragazzi nel continente. La data è stata scelta per ricordare la marcia avvenuta nel 1976 a Soweto, in un Sudafrica segnato dall’apartheid, nella quale migliaia di studenti scesero in piazza per protestare contro la scarsa qualità dell’insegnamento per i neri.

Tutti insieme nel verde e gli spazi sulle rive del lago

Per celebrare questa ricorrenza, con i minori degli orfanotrofi Fed e Sodas, sostenuti da Ai.Bi. in Repubblica Democratica del Congo, si è deciso di fare una gita che ha coinvolto tutti i bambini, gli accompagnatori e lo staff del progetto. Un totale di 127 persone che si sono recate al seminario di Buimba della diocesi di Goma, un luogo bellissimo, a bordo lago, con tanti alberi e spazio verde, un grande campo da calcio e tanta pace e possibilità di muoversi in libertà.
Si è trattata di un’occasione davvero speciale per i bambini, molti dei quali sono saliti per la prima volta su un autobus, visto che il seminario si trova a una decina di chilometri da Goma, o per la prima volta hanno avuto modo di vedere da vicino il lago.
I più piccoli erano quasi increduli davanti a tanta bellezza, che è stata accompagnata da un pranzo al sacco alternativo, con prodotti tipici della zona come il formaggio e le salsicce di Masisi e una bella aranciata per brindare all’uscita!

Una gita per assaporare la libertà

L’importanza di questo tipo di attività ricreative è sottolineata dallo psicologo di progetto, che ricorda quanto la vita dei bambini negli orfanotrofi sia difficile per assenza di stimoli e per gli spazi che risultano sempre troppo stretti. Inoltre, l’assenza totale di infrastrutture e spazi dedicati ai più giovani e le problematiche di sicurezza della città di Goma impediscono ai bambini di muoversi e sentirsi liberi. C’è una parola, in particolare, che lo psicologo ha utilizzato per chiarire meglio il concetto: “prigione”! Perché il rischio che l’orfanotrofio possa trasformarsi in una sorta di luogo di detenzione per i minori è sempre molto alta. Per questo l’intenzione è di rafforzare sempre di più la possibilità di organizzare attività ricreative e gite che facciano assaporare ai minori degli orfanotrofi la libertà che ogni bambino dovrebbe poter vivere.

Sostieni anche tu il progetto: Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio in Congo

Chiunque può aiutare i minori degli orfanotrofi partner di Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo a vivere occasioni di libertà e di gioia come questa. Basta aderire al progetto “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio”!