Repubblica Democratica del Congo. Una guerra senza fine: l’M23 avanza e la popolazione soffre 

Tra violenze e villaggi in fiamme, Ai.Bi. Amici dei Bambini non abbandona i più fragili, offrendo un futuro ai bambini abbandonati accolti negli orfanotrofi FED e Sodas attraverso il sostegno a distanza

Mentre Donald Trump rivendica la fine del conflitto congolese, sul terreno la realtà racconta un’altra storia.
Nelle province orientali della Repubblica Democratica del Congo, l’esercito e i ribelli dell’M23 – che secondo molte fonti sarebbero sostenuti dal Ruanda, nonostante il Paese abbia sempre ufficialmente smentito – stanno ammassando uomini e mezzi, pronti a una nuova escalation armata.

Gli scontri si moltiplicano

L’M23 ha conquistato due città strategiche a inizio anno (tra le quali Goma, dove ci sono gli orfanotrofi sostenuti da Ai.Bi.), segnando la più grave minaccia per Kinshasa degli ultimi vent’anni. La loro avanzata ha risvegliato lo spettro di una guerra regionale, coinvolgendo indirettamente anche i vicini Ruanda e Burundi.  A nulla sono valsi, finora, i colloqui mediati da Stati Uniti e Qatar, e tantomeno la sbandierata “soluzione” che, a suo dire, avrebbe mediato il Presidente Trump: la fretta di giungere a un cessate il fuoco ha indebolito la fiducia tra le parti. I ribelli chiedono la liberazione dei prigionieri e un accordo di condivisione del potere, mentre il presidente Félix Tshisekedi rifiuta ogni ipotesi di cessione territoriale.
Intanto, gli scontri si moltiplicano. Le Forze armate congolesi (FARDC) hanno lanciato raid aerei contro le postazioni ribelli nei territori di Masisi e Walikale, dopo violenti combattimenti con la milizia filogovernativa Wazalendo. Secondo la radio delle Nazioni Unite, i ribelli hanno risposto attaccando villaggi come Mukwengwa e Nyabikeri, lasciando dietro di sé morti e case in fiamme.

L’inizio della guerra

La radice del conflitto affonda nel genocidio ruandese del 1994, che ha trascinato nel caos il Congo per decenni. L’FDLR, nato dai resti delle milizie hutu, continua a minacciare i civili, mentre il Ruanda giustifica le proprie ingerenze con la necessità di difendersi da questo gruppo.
La rinascita dell’M23 dal 2021 ha aggravato la situazione: il gruppo controlla vaste aree e perfino città chiave come Goma e Bukavu. L’accordo di Doha di luglio, la “Dichiarazione dei Principi”, non ha fermato la violenza. Le Nazioni Unite denunciano centinaia di uccisioni, torture e stupri commessi da entrambe le parti.
Nonostante le “facili” dichiarazioni di chi pensa di aver posto fine a una guerra, il Congo resta in realtà intrappolato in un conflitto senza fine, dove gli interessi geopolitici e minerari soffocano ogni fragile tentativo di pace.
Oggi più che mai, dunque, sono fondamentali i progetti che vengono portati avanti sul territorio, come “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio” di Amici dei Bambini, che prosegue ad assicurare alle bambine e i bambini abbandonati all’interno degli orfanotrofi FED e SODAS la distribuzione di viveri, di kit di medicinali e prodotti per l’igiene (che stanno assicurando degli ottimi risultati in termini di prevenzione dalle malattie) e, più in generale, la fiducia che un futuro differente sia ancora possibile.

Come partecipare al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio in Congo”?

Nonostante la situazione tragica, Ai.Bi. Amici dei Bambini, continua a portare aiuto alle bambine e ai bambini vittime di abbandono, grazie al sostegno garantito dal progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”.
Se vuoi aiutare anche tu i 137 bambini degli orfanotrofi FED e SODAS di GOMA, puoi aderire al progetto. Riceverai periodiche informazioni su di loro e potrai seguire tutte le attività che Ai.Bi. porta avanti per i bambini vittime di abbandono in Congo.

Per richiedere informazioni sull’Adozione a Distanza clicca qui.
E ricorda: come ogni donazione, anche le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.
Anche questo progetto fa parte della campagna Emergenza Abbandono in Africa. Puoi fare una donazione cliccando qui.