Congo. L’impegno continua, nel nome di Luca Attanasio

A un anno dall’uccisione dell’Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, il suo ricordo rimane vivo in chi lo ha conosciuto e amato. E il suo esempio non viene dimenticato da chi continua a portare avanti le attività nel Paese africano

Era il 22 febbraio del 2021 quando un attentato sulla strada che da Goma porta a Bukavu toglieva la vita a Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, il carabiniere della sua scorta Antonio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo.
Un anno esatto, nel quale, da un lato, le indagini hanno portato all’arresto di tre persone, anche se manca ancora all’appello quella che sarebbe stata la “mente” del gruppo, e che dall’altro hanno dato modo alle tante persone che a Luca volevano e vogliono bene, di ricordare la sua storia, la sua fede, la sua dedizione… Lo ha fatto, come ha potuto, anche Ai.Bi., che con Attanasio aveva collaborato in sintonia, trovando un interlocutore non solo preparato e competente, ma attento, profondo conoscitore della realtà in cui era chiamato a operare, e di grande umanità. Ma chi più e meglio di tutti ha continuato a portare avanti le idee, la dedizione e… l’amore di Luca Attantasio è sicuramente sua moglie Zakia.

Il ricordo di Luca Attanasio della moglie Zakia

Lo ha fatto anche attraverso un libro, scritto dal vaticanista di TgCom24 Marchese Ragona, che esce a un anno esatto dalla morte dell’Ambasciatore. Il libro s’intitola, semplicemente, “Luca Attanasio – storia di un ambasciatore di pace”. All’interno, viene ripercorsa la storia di Attanaiso, dall’oratorio di Limbiate agli studi in Bocconi, fino all’ingresso nello staff del Ministero degli Esteri e la rapida carriera che lo ha portato a diventare Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo.
Ma oltre e più della ricostruzione di ciò che Attanasio ha fatto, spicca ciò che Attanasio è stato, per la moglie e le sue tre figlie, prima di tutto, e per l’Italia, essendo, lui, un uomo delle Istituzioni e come tale (come amava ripetere) chiamato a dare l’esempio.
Il libro, ha raccontato Zakia in una lunga intervista pubblicata da Avvenire, è nato proprio “perché la sua morte possa essere come un fiore che sboccia per tanti altri che vorranno seguire il suo esempio, per aprire la curiosità di chi vuole conoscere meglio la vita di questo giovane ambasciatore che era il figlio, il padre, l’amico, il marito”.

Luca Attanasio: un esempio da seguire

E per chi, possiamo aggiungere noi, vede nella vita di Luca Attanasio un esempio di come si possa spendersi per gli altri fino, letteralmente, all’ultimo minuto della propria vita, senza mai dimenticare chi si è e suscitando intorno a sé un amore che non andrà mai dimenticato. Anche in chi, nel suo piccolo, continua a impegnarsi in quella stessa Repubblica Democratica del Congo nella quale Attanasio ha passato gli ultimi anni della sua vita e della sua attività.
Ai.Bi., in Congo, opera dal 2008 e, oggi, è impegnata in particolare con interventi di Adozione a Distanza nella città di Goma con il progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” e coordinando il progetto finanziato dalla CAI “Dal nostro cuore a quello dell’Africa” per promuovere il diritto dei minori a crescere in famiglia, favorire il reinserimento familiare, l’affido e l’adozione.
Impegni che chiunque può sostenere attivando un’Adozione a Distanza o con una donazione libera.

Foto: un particolare della copertina del libro di Fabio Marchese Ragona, ed. Piemme (da Twitter @FabioMRagona)