Coronavirus. Attenzione ai contagi: state lontani da chi indossa la mascherina sotto il naso!

Secondo una ricerca pubblicata su Cell proprio l’area nasale sarebbe quella più vulnerabile

Sì, con la mascherina per proteggersi dal Coronavirus non è semplicissimo respirare in spazi al chiuso. Ecco perché, sovente, si scorgono persone che la indossano tenendo fuori le narici. Ma questo, purtroppo, non è il modo corretto di portarla. E non tutela dall’infezione. Tanto che alcune autorità locali stanno varando sanzioni per chi indossasse la mascherina in questo modo. Lapidario, al proposito, è stato il commento di Antonio Mastino, docente di microbiologia, apparso già nel mese di agosto sul quotidiano IlRoma.net: “Indossare la mascherina sotto al naso non serve a niente”. Il parere del professore, insomma, è stato chiarissimo. “Consiglio – aveva aggiunto il docente – di utilizzare bene la mascherina. Se uno va in giro con la mascherina ma lascia il naso fuori significa che la mascherina non protegge chi la porta e nemmeno l’emissione del virus. Teniamo presente che è la cavità nasale che facilita, in entrata e in uscita, la diffusione del virus”.

“Il virus – aveva proseguito Mastino – è in grado di permanere nell’aria senza perdere capacità infettiva per diverso tempo. Appena entra in contatto con l’epitelio nasale possiamo essere infettati. Per esempio, se un contagiato nella fase in cui produce virus anche semplicemente respirando prende un ascensore da solo, senza mascherina, senza incontrare nessuno lascia il virus nell’aria. Chi entra anche un po’ di tempo dopo è potenzialmente in grado di contagiarsi. Chiaramente nei luoghi chiusi, dove non c’è un sufficiente ricambio di aria, c’è un rischio maggiore”.

Secondo una ricerca della University of North Carolina, pubblicata sulla rivista Cell e riportata dal magazine GQ, “l’area del naso è secondo la ricerca americana la parte più vulnerabile e attraverso il naso per aspirazione il virus può insinuarsi nel basso tratto respiratorio. La gola e i polmoni non sarebbero quindi esposte tanto quanto il naso”.