COVID terza ondata. Primi segnali di speranza: curva rallenta e riapertura della scuola in zona rossa fino alla prima media

Conferenza stampa Draghi: qualche buona notizia arriva finalmente dal fronte dei contagi, con la curva epidemiologica che rallenta e segna i primi decrementi. E dopo Pasqua riaprono le scuole fino alla prima media

Giornata importante che regala un raggio di speranza, in ottica Coronavirus, quella di venerdì 26 marzo.
A tenere banco è stata prima di tutto la conferenza stampa di Draghi arrivata subito dopo la “cabina di regia” con i ministri per analizzare i dati e decidere i provvedimenti.

Apertura delle scuole anche in zona rossa fino alla prima media

Primo tra tutti quello riguardante la scuola, per la quale è stata annunciata la riapertura a partire da dopo Pasqua, anche in zona rossa e fino alla prima media. Parziale smentita, invece, sulla possibilità di effettuare tamponi a tappeto a tutti gli studenti: “In alcuni casi sarà possibile… Ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo” – ha dichiarato Draghi.

A parte questa, il prossimo DPCM che sostituirà quello in scadenza il 6 aprile, non dovrebbe prevedere ulteriori aperture. Nessuna “zona gialla”, insomma, anche se, ha detto Draghi “non escludo cambiamenti in corso. Valuteremo la situazione settimana dopo settimana”.

Conferenza stampa Draghi: raggiungibile l’obiettivo di 500 vaccinazioni al giorno

Dopo l’importante conferma dell’assegno unico per i figli al via da luglio, altro capitolo importante ha riguardato i vaccini, con il premier che ha sottolineato come si cominci a vedere più concretamente la possibilità di raggiungere l’obiettivo delle 500 mila vaccinazione al giorno.

A conferma sono arrivate anche le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha dichiarato che nella giornata del 25 marzo sono state fatte 243 mila somministrazioni e che “altri 4 milioni di dosi di vaccino sono in arrivo entro fine marzo. Quindi 50 milioni di dosi nel secondo trimestre e 80 milioni nel terzo trimestre”.

La terza ondata ha raggiunto il picco

Notizie confortanti arrivano anche dal fronte dei dati, con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, che ha sottolineato come si intravedano, in Italia, i primi segnali di stabilizzazione della curva epidemica, a segnare che il picco della terza ondata dovrebbe essere stato ormai raggiunto: “L’età media di chi contrae il Covid – ha detto Brusaferro – è tra 40 e 50 anni, un dato costante, ma si comincia a vedere un decremento nei casi”.