BAMBINIxLAPACE. Trovato l’elenco dei 20mila minori ucraini deportati e “rieducati” in Russia

I servizi segreti ucraini avrebbero trovato gli elenchi dei minori prelevati dai russi nei territori ucraini occupati, portati in patria e dati forzatamente in adozione a famiglie russe. Per l’Università di Yale sarebbero addirittura 35mila

Mentre in Ucraina continuano a infuriare i combattimenti, con le vaghe indicazioni di un possibile dialogo per il cessate il fuoco che fanno sempre più fatica a concretizzarsi in qualcosa di più che vaghe parole, il servizio segreto di Kiev sembra aver trovato le prove definitive del rapimento e la deportazione in Russia di circa 20mila minori ucraini.

Violati i server dell’amministrazione d’occupazione in Crimea

Della sparizione di migliaia di bambini e ragazzi dai territori occupati dalla Russia con la sua offensiva si parla fin dai primi mesi della guerra: l’Ucraina ne ha più volte denunciato il rapimento e già se ne avevano avute diverse conferme. Ora, però, secondo quanto riportato dai media, gli 007 di Kiev avrebbero violato “i server dell’amministrazione d’occupazione in Crimea e trovato l’elenco dei minori deportati dal 2022” – scrive Il Messaggero.
Nei file ci sono nomi, cognomi, date di nascita, scuole, famiglie di destinazione e tutta la catena di comando che, a partire da un ordine diretto del Presidente Putin, porta alla sistematica deportazione di giovani ucraini, alla loro formazione, l’inserimento in famiglie russe tramite l’adozione e, in diversi casi, anche all’addestramento militare.
Secondo Kiev i minori prelevati dall’inizio della guerra sarebbero circa 20mila, ma lo Humanitarian Research Lab dell’Università di Yale ne avrebbe contati fino a 35mila, smistati in un sistema di 57 strutture, 13 delle quali si trovano in Bielorussia.

Minori utilizzati come arma di guerra

Sempre l’Università di Yale – secondo la ricostruzione de Il Messaggero – indica che i minori principalmente presi di mira sono quelli fragili, gli orfani, quelli appartenenti a famiglie povere o con i genitori all’interno delle forze armate ucraine. Tanti sono stati prelevati con la forza e tutto con la forza sono stati “rieducati” e dati in adozione a famiglie russe. C’è anche la stima di una cifra stanziata per mettere in atto tutto questo programma: 825 milioni di dollari.
Qualcuno, a 14 anni, ha già ricevuto il passaporto russo, e pochi altri hanno già giurato fedeltà all’esercito. Molti di più sono quelli che ancora stanno venendo “formati” nelle accademie militari e che, in un futuro non così lontano, potrebbero essere mandati a combattere in quello stesso Paese dal quale provengono e che a forza sta venendo cancellato dai loro ricordi.

Sta avvenendo un genocidio?

Per la Corte europea dei diritti dell’uomo e l’lnstitute for the Study of War questa strategia è “potenzialmente configurabile come genocidio, in base alla Convenzione di Ginevra”.
A fronte di questi numeri spaventosi, i dati ufficiali parlano anche di 1.366 minori che sarebbero riusciti a tornare a casa, grazie a gesti che non si possono definire meno che “eroici” di genitori, nonni e familiari che hanno percorso migliaia di chilometri in territorio nemico per trovarli e riportarli a casa.
Un piccolo gruppo di “sopravvissuti” nell’orrore di una guerra che non fa vittime solo tra i morti e che usa i più indifesi come un’arma di cui fare uso nel totale disprezzo di qualsiasi umanità.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA

E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.