Emergenza COVID: previste nel rapporto annuale Istat 10.000 nascite in meno, mentre aumenta il desiderio delle coppie di avere dei figli

Sono più di 5 milioni le coppie sposate senza figli di cui 3 milioni sterili. L’Adozione Internazionale potrebbe essere lo strumento per contribuire alla crescita della natalità nel nostro Paese ma occorre una riforma adeguata e aiuti alle famiglie.

L’emergenza Covid potrebbe comportare una rapida diminuzione della natalità. Questo è quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato dall’Istat nei giorni scorsi.

Dalla ricerca affiora come nel nostro Paese, già demograficamente anziano, la decrescita della natalità, in costante calo dal 2010, potrebbe subire un’accelerazione nel periodo post coronavirus.

Secondo una simulazione contenuta nel rapporto Istat, si evince come l’emergenza Covid potrebbe comportare la riduzione fino a 10 mila nascite ripartite per un terzo nel 2020 e per due terzi nel 2021.

A determinare la decrescita sembrerebbe contribuire il clima di incertezza e paura associato alla pandemia e la crisi occupazionale in atto. Diminuzione che potrebbe addirittura peggiorare qualora si verificassero forti choc occupazionali. In tal caso i 435mila nuovi nati nel 2019 e i 428mila ipotizzati quest’anno pre pandemia, scenderebbero a circa 426mila nel bilancio finale del 2020, per poi ridursi a 396mila, nel caso più sfavorevole, nel 2021.

A fronte di una diminuzione del numero dei figli, emerge però in controtendenza un diffuso desiderio di maternità e paternità presente nel nostro Paese.

Per il 46% delle persone la famiglia ideale sarebbe infatti composta da 2 figli, mentre per il 21,9% i bimbi in casa dovrebbero essere almeno tre o più. Sono infine solo 500mila gli individui tra i 18 e i 49 anni che affermano di non avere la maternità/paternità nel proprio progetto di vita.

Un desiderio di genitorialità che non combacia quindi con la realtà dei fatti. In Italia sono più di 5 milioni le coppie sposate senza figli, di cui circa 3 milioni sterili.

Per queste coppie, con un forte desiderio di avere un bimbo, viene in soccorso l’Adozione Internazionale.

L’Italia è dal 2008, dopo gli Stati Uniti, il secondo Paese al mondo per numero di adozioni di minori. Dal 2000 al 2018 sono stati accolti 50.152 bambini nelle famiglie italiane, anche se dal 2012 si è registrato un calo che non ha risparmiato neppure il nostro Paese.

Il declino del numero di adozioni internazionali ha tra le sue cause sicuramente un sistema farraginoso con lunghe attese e alti costi.

In attesa della riforma di questo istituto di cui a breve sarà presentata la proposta, occorrono Interventi urgenti: come l’attivazione immediata di un bonus di 10mila euro per ogni adozione nel 2020 e la gratuità della stessa a partire dal 2021.

Occorre in definitiva mettere l’Adozione Internazionale al centro delle politiche governative, non solo per permettere a tante coppie di costruire la tanto desiderata famiglia, ma anche per favorire quella crescita della natalità di cui l’Italia ha bisogno e che grazie all’Adozione Internazionale può raggiungere, mettendo al centro il futuro dei bambini.