Emergenza Italia: sempre meno figli. Occorrono 15 mila adozioni internazionali all’anno

DL’Onu ci ripensa: ha sempre dichiarato di non mettere al mondo figli poiché siamo in troppi su questa terra; ha “riempito” il mondo di costose campagne pubblicitarie per la diffusione delle pratiche anticoncezionali e ora fa marcia indietro, rinnegando ciò che ha affermato per anni, e lancia un allarme: “C’è il rischio di essere pochi su questo mondo”. Questo è ciò che emerso da alcune dichiarazioni provenienti da Ralph Hakket, capo dei consulenti dell’Unpfa, agenzia Onu per la demografia, riportate in alcuni articoli usciti qualche giorno fa sul quotidiano La Stampa.

Afferma Hakkert: “La crescita della popolazione mondiale sta frenando. Le stime più ottimistiche affermano che raggiungeremo un picco di 10 miliardi intorno al 2100. e poi inizieremo a calare; per me  la discesa inizierà a metà di questo secolo, dopo aver toccato gli 8 miliardi di persone”.

Una bomba demografica al contrario, quindi: la crescita della popolazione mondiale è in frenata e, secondo le stime Onu, arriverà a quota zero all’inizio del prossimo secolo.

Una situazione drammatica in molti paesi tra i quali l’Italia che, da tempo, ha raggiunto un tasso di fertilità sotto l’1,5 figli per donna, considerato la soglia di emergenza ( si calcola che 2,1 figli per donna è la soglia minima per garantire la stabilità demografica).

L’Italia sta invecchiando: sono ormai più di tre anni che il declino è inarrestabile,spiega l’Istat nel suo rapporto “Natalità e fecondità della popolazione residente”:sono stati 546.607 gli iscritti all’anagrafe nel 2011 circa 15.000 in meno rispetto al 2010.

O si torna a fare bambini o si rischiano due problemi molto grandi: nel breve periodo, l’impossibilità di conservare la forza lavoro attuale, di erogare le pensioni e avere uno sviluppo sostenibile; nel lungo periodo, potremmo addirittura arrivare all’estinzione.

Cosa fare? Da tempo l’Italia avrebbe dovuto elaborare politiche per rilanciare la fertilità; è l’affermazione dell’olandese Ralph Technical Hakkert, advisor dello United Nations Population Fund, l’agenzia Onu che ha il compito di diffondere la pianificazione familiare nel mondo.

Secondo Hakkert, per rimpiazzare la popolazione esistente è necessario risalire sotto la soglia di allarme. E come? Sicuramente sono necessari interventi per aiutare le coppie ad avere bambini, come l’avvio di strutture quali asili e scuole ma anche flessibilità lavorativa e part time per i genitori.

Attraverso aiuti economici e agevolazioni fiscali per ogni figlio, uniti a un programma educativo strutturato, si potrebbe evitare l’estinzione, senza limitare però la scelta e i diritti umani che devono restare comunque il punto di partenza.

Tutto questo riguarda fortemente anche le coppie adottive presenti in Italia, gravate da una infinita burocrazia e da costi che rendono l’adozione un lusso.

Bisognerebbe pensare ad una revisione della legge sull’adozione internazionale in modo da incrementare il numero delle adozioni e compensare questo enorme deficit (-15.000 nuovi nati) che sta mettendo in ginocchio il Paese.

I bambini abbandonati aumentano ogni anno di più,; in soli cinque anni si è passati da 146 milioni a 168 milioni e, questa riforma potrebbe essere per l’Italia una risposta alla crisi delle nascite, ormai vissuta con rassegnazione. Se ciò non accadesse la linea della natalità continuerà la sua picchiata e la speranza di un futuro per il Belpaese rimarrà solo una vana illusione.