Famiglia. Tutti gli aiuti in sostegno della natalità: bonus bebè ‘mamma domani’, voucher per gli asili nido…unica assente l’ adozione internazionale

famiglia numerosaCon il 2017 entrano in vigore i nuovi assegni in sostegno della natalità previste dalla legge di Bilancio: da “mamma domani” al buono per l’asilo nido alla conferma del bonus bebè.

Il nuovo anno porta, insomma, buone notizie per le famiglie: entrano in vigore una serie di misure in sostegno della natalità previste dalla legge di Bilancio approvato a inizio dicembre.

Provvedimenti, spiega il ministro con la delega alla Famiglia Enrico Costa, “strutturali, stabili, molto ben riconoscibili e per tutti, senza andare a fare classificazioni“.

Il bonus ‘mamma domani’ è un assegno di 800 euro pensato per affrontare le prime spese della maternità. Potrà essere richiesto già a partire dal settimo mese di gravidanza e l’Inps si occuperà di erogare la prestazione e di comunicare le modalità operative.

In più viene confermato il ‘Bonus Bebè’ già esistente, l’assegno mensile di 80 euro versato per un triennio alle famiglie con un Isee inferiore ai 25.000 euro, raddoppiato al di sotto della soglia di 7.000 euro.  Il bonus è a favore di tutte le famiglie che hanno messo al mondo o adottato un bambino.

L’erogazione del bonus però non è automatica. Per ottenerlo è necessario presentare un’apposita domanda all’Inps, dopo aver ottenuto la Dsu, ovvero la Dichiarazione sostitutiva unica dalla quale si ricava l’Isee.  Due le modalità per richiedere l’assegno mensile. La prima, per chi è in possesso di Pin dispositivo o identità digitale unica Spid: collegandosi al sito www.inps.it e accedendo alla sezione “servizi per il cittadino”. La seconda: contattando il contact center integrato Inps ai numeri 803.164 da rete fissa o 06.164164 da rete mobile.

Quando presentare domanda? Entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bambino, ricordandosi di allegare l’autocertificazione dei requisiti che danno diritto al bonus. Ma niente paura per i ritardatari. Sarà possibile presentare la domanda anche dopo il termine di 90 giorni: si potrà sempre percepire l’assegno, ma non si avrà diritto agli arretrati.

Sempre nel 2017 scatta anche il ‘buono nido’ un contributo per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati fino a un massimo di 1.000 euro annui che, anche in questo caso, sarà versato dall’Inps. Anche questa misura riguarda tutte le famiglie senza alcuna limitazione di reddito e si riferisce all’intera durata massima di tre anni di frequenza del nido.

Infine, con la recente manovra sono state anche aumentate le risorse destinate al ‘voucher babysitter’ alternativo al congedo parentale: da 20 a 40 milioni di euro l’anno per le lavoratrici dipendenti e da 2 a 10 milioni per le lavoratrici autonome.

Tutte misure necessarie e che si attendevano con ansia: peccato che per quello che sembra finora, non siano estendibili anche ai bambini adottati. Se così fosse, ancora una volta, l’adozione internazionale sarebbe l’unica assente. 

Fonte: il mattino.it; quotidiano.net