neonata trovata morta in discarica: urge legge per le culle per la vita

Fermare subito le morti bianche! Altra neonata trovata morta in una discarica: urge legge per le ‘culle della vita’

L’ennesimo caso di abbandono di un neonato questa volta non ha avuto un lieto fine: la bimba appena venuta alla luce è stata infatti ritrovata senza vita, con il corpicino straziato, su un nastro trasportatore di una ditta di smaltimento rifiuti ad Ostra (Ancona)

La bebè era nata viva, ha confermato l’autopsia, ma era già morta una volta che è finita nel meccanismo dei camion che raccolgono la spazzatura. La riduzione negli ultimi 10 anni del numero di neonati non riconosciuti dalla madre alla nascita (-30%) conferma la necessità di regolamentare finalmente il sistema che consente informalmente di lasciare in vita un figlio che non si può tenere

neonata trovata morta in discarica: urge legge per le culle per la vitaL’ennesimo caso di infanzia ‘spezzata’ alla nascita si è materializzato in provincia di Ancona, ad Ostra: una bimba appena partorita è stata infatti trovata senza vita e con il corpicino straziato su un nastro trasportatore di una locale ditta di trattamento dei rifiuti. Il macabro ritrovamento è stato fatto da uno degli addetti. Immediatamente sospesa l’attività: sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Senigallia e il pm di turno ha aperto un fascicolo per infanticidio, disponendo l’autopsia. Quest’ultima, peraltro, ha confermato che quando la piccola è stata abbandonata, probabilmente in una discarica di rifiuti ingombranti, era ancora viva.

L’episodio è solo l’ultimo di una serie di ritrovamenti – non sempre, fortunatamente, quando ormai è troppo tardidi neonati abbandonati accanto alla spazzatura nel nostro Paese. Una scelta, quella di ‘eliminare’ un piccolo appena dato alla luce, che sembra senz’altro favorita dall’assenza, in Italia, di una normativa chiara che favorisca, a livello culturale e sociale, l‘istituzionalizzazione delle ‘culle della vita’, ovvero l’opzione grazie alla quale si può lasciare un neonato che non si può o non si vuole tenere, in totale anonimato, all’interno di una culla messa a disposizione da una struttura socio-assistenziale che se ne occuperà, potendo avviare per il neonato le pratiche per l’affido o l’adozione.

Il dato più preoccupante rispetto a questo argomento è quello secondo cui, negli ultimi 10 anni, il numero di neonati non riconosciuti alla nascita dalla mamma è calato di più del 30 per cento, passando da 410 casi (2004) a 278 (2014). Chissà quanti di quelli che mancano all’appello hanno fatto la stessa fine della piccola ritrovata nelle Marche, magari senza avere la possibilità neppure di essere notati. Sono sempre più urgenti, quindi, azioni istituzionali concrete da parte di chi può legiferare per diffondere la cultura delle culle della vita, così come del parto in anonimato, rendendo nel contempo più salda e ramificata la rete di accoglienza per i bebè abbandonati.

Fonte: Repubblica.it

Fonte: Valmisa.com