Figli a casa da scuola? Il Decreto Legge 149 individua gli aiuti per i genitori: congedi e bonus baby sitter

Con l’ultimo DPCM e le ordinanze di alcune regioni la didattica a distanza è tornata nella vita delle famiglie italiane

Con l’ultimo DPCM e, in particolare, con l’istituzione di particolari ordinanze regionali, gli alunni delle scuole superiori di tutta Italia, delle seconde e terze medie nelle regioni a “zona rossa” e di tutte gli istituti di ogni ordine e grado in Campania sono costretti a seguire le lezioni da casa, con la didattica a distanza al 100%. Questo significa che, in questi giorni, le famiglie si trovano di fronte a uno sforzo importante per gestire i propri figli a casa da scuola e sorgono naturalmente problemi con la propria attività lavorativa. Ma quali sono, allora, gli aiuti che il Governo e lo Stato mettono a disposizione?

Il Decreto Legge 149 specifica quali possano essere i benefici dei genitori con figli che seguono le lezioni a distanza. L’articolo 13, infatti, specifica che i genitori devono avere la possibilità di richiedere il congedo straordinario in caso di sospensione della didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado. “Limitatamente alle aree del territorio nazionale – si legge nel testo – caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto […] nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori di alunni delle suddette scuole, lavoratori dipendenti, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza prevista dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Per i periodi di congedo fruiti è riconosciuta, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50% della retribuzione stessa. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa. Il beneficio é riconosciuto anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura ai sensi dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri”.

Figli a casa da scuola e aiuti per i genitori: il bonus baby sitter

L’articolo 14 del medesimo decreto prevede invece un bonus baby sitter da 1000 euro per far fronte alle spese di una persona che dovrà seguire i ragazzi a casa da scuola. “A decorrere dall’entrata in vigore della presente disposizione – si legge nell’articolo- limitatamente alle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto […] nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, i genitori lavoratori di alunni delle suddette scuole iscritti alla Gestione separata o alle gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria, e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, hanno diritto a fruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 1000 euro, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza prevista dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. La fruizione del bonus di cui al presente articolo è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, ed é subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore. Il beneficio di cui al presente articolo si applica, in riferimento ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura ai sensi dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020. Le disposizioni del presente articolo trovano applicazione anche nei confronti dei genitori affidatari. Il bonus non é riconosciuto per le prestazioni rese dai familiari”.