Figli adottivi e ricerca delle origini: un seminario estivo e un convegno nazionale

L’evento conclusivo, organizzato da Ai.Bi. – Amici dei Bambini, si svolgerà l’1 e 2 novembre 2019 ad Assisi e sarà preceduto da un seminario nazionale a Casino di Terra (Pisa) il 28 agosto. Il presidente Griffini: “Mito del ‘vincolo biologico’ da rivedere. Oggi figli adottivi che non cercano origini visti come ‘non normali’. Sbagliato”

Un convegno nazionale di due giorni per affrontare il difficile tema della ricerca delle origini da parte dei figli adottivi. Si terrà l’1 e 2 novembre 2019, al Centro congressi ‘San Giovanni’, Cittadella-Pro Civitate Christiana di Assisi (PG) ed è organizzato da Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che, dal 1986, lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono, l’incontro “Di chi sono Figlio? ”

Per prepararlo, Ai.Bi. ha organizzato, tra le altre cose, un seminario estivo, un evento nazionale di studio e approfondimento, con il coinvolgimento di enti, organismi, famiglie adottive e persone adottate che si terrà a Casino di Terra (Pisa) il 28 agosto, dal titolo “Ricerca delle origini: quale necessità”, con la partecipazione del prof.Francesco Belletti, direttore del CISF – Centro Internazionale Studi sulla Famiglia.

Per il 2019 il movimento di famiglie di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, si è infatti posto l’obiettivo di un percorso di ricerca, approfondimento e riflessione su questo tema molto delicato che riguarda non solo i figli adottivi ma le famiglie adottive nel loro complesso. Dedicato alla “ricerca delle origini” l’itinerario intende creare occasioni per confrontarsi con un tema che in questi ultimi anni ha preso sempre più spazio nel dibattito, cercato vie e nuovi strumenti in una prassi ancora incerta e dagli esiti spesso contrari a quelli desiderati e attesi.

Spesso le argomentazioni su questo tema – spiega il presidente di Ai.Bi., Marco Griffinipercorrono facili scorciatoie verso l’interpretazione della cosiddetta ricerca delle origini come di un diritto, in virtù di una tendenza a rappresentare l’istanza degli individui come un imperativo cui dover aderire ‘a prescindere’, senza considerare eventuali diritti esercitabili da altri soggetti comunque coinvolti o da sostenere e garantire, anche per legge, ad ogni costo. Non è così e serve una riflessione approfondita. Serve una distinzione tra un ‘legittimo desiderio’ e un ‘presuntuoso diritto’; occorre svelare e dire quanto le proprie ‘origini’, di sangue e di terra, non siano automaticamente da considerare come il proprio originario fondamento. C’è insomma un ‘mito del vincolo biologico’ che è da rivedere. Se oggi una persona adottata non si pone il problema della ricerca delle origini non è considerata ‘normale’. E ciò vale anche per i genitori adottivi. Così la ricerca delle origini è diventato per molti un percorso al limite della schizofrenia”.

Per informazioni e iscrizioni al seminario di agosto si dovrà contattare Cecilia Fiori di Ai.Bi. – Amici dei Bambini al numero di telefono 0298822359 o alla mail cecilia.fiori@aibi.it