Futuro senza figli: un giovane su due dice di non voler diventare genitore

Un sondaggio indica come il 51% dei ragazzi tra 18 e 20 anni si immagini un futuro senza figli, tra preoccupazioni per l’instabilità sociale, difficoltà di lavoro e personali paure

Che, in Italia, le nascite siano in calo è noto da tempo. A lasciar presupporre che anche nel prossimo futuro le cose non cambieranno più di tanto arriva, ora, un sondaggio dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi commissionato dalla Fondazione Donat Cattin nel trentennale della morte dell’ex ministro della Sanità.

Futuro senza figli per il 51% dei ragazzi

La percentuale di chi non si immagina genitore è del 51%, appena sopra la maggioranza ma quanto basta per decretare il sorpasso su chi sogna un futuro da genitore. Nel dettaglio: il 31% prevede che alla soglia dei 40 anni avrà un rapporto di coppia ma senza figli, mentre il 20% si immagina single.
A pesare sulla prospettiva, più che la voglia o la convinzione, è l’incertezza sociale, con l’87% che teme per l’assenza del lavoro e il 69% che sottolinea l’assenza di politiche adeguate per la famiglia. Solo il 37% ha una motivazione, se vogliamo, più “egoista”, vedendo nei figli un possibile ostacolo alla propria libertà e un motivo di condizionamento.

I risultati mettono in luce anche un altro aspetto riguardante la percezione dei giovani all’interno della società: anche in questo caso le risposte non dipingono una grande scenario, con il 51% dei 18-20enni che dicono di non sentirsi “pienamente inclusi”. A questi si aggiunge un 4% che dichiara di percepire una “totale esclusione”. In generale, le maggiori difficoltà a sentirsi inseriti nella società le riportano le ragazze. È del 44%, invece, la percentuale di chi si autodefinisce “incluso”.

Il rapporto dei ventenni di oggi con il lavoro

Un ulteriore quadro il sondaggio lo offre sui rapporti dei giovani con il lavoro, riportando che solo uno su cinque (ovvero il 18%) studia e lavora. Il 31% ha lavorato in passato ma attualmente dichiara di pensare solo agli studi mentre la restante maggioranza non ha mai avuto esperienze di lavoro.

Un’ultima curiosità arriva dalla domanda sui rapporti con il futuro in generale: in un’ottica personale la maggioranza si dice ottimista, mentre se si allarga la visuale al contesto dell’Italia, gli ottimisti passano in minoranza al 43%. Forse che pesi, in questa visione, la prospettiva, personale, di un futuro senza figli? Al prossimo sondaggio sarebbe interessante inserire una domanda su quanto i giovani percepiscano che il futuro di un Paese passa proprio (anche) dalla scelte personali di ciascuno.