Giovanardi: “Haiti rifiuta i nostri aiuti”

Alle migliaia di bambini di Haiti che hanno perso la famiglia sotto le macerie non possono essere dati nuovi genitori. E rischiano la vita in un paese distrutto e sferzato dal colera, quando molte associazioni accreditate per le adozioni internazionali potrebbero trovare loro un papà e una mamma in Italia.
La colpa? Del governo di Port-au-Prince, che tiene il freno tirato per le pressioni degli organismi internazionali. Lo dice il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi.
“Ad Haiti, dice Giovanardi, i bambini stanno morendo. Se una casa brucia io penso a salvare i bambini, invece il governo haitiano dice che saranno adottabili quando sarà approvata la riforma della legge sulle adozioni.” Sappiamo quali sono i bambini orfani, grazie agli enti e agli ordini religiosi che operano sull’isola. Noi siamo pronti”.

Di fronte a queste dichiarazioni vorremmo chiedere come hanno fatto alcuni paesi, tra i quali Francia e Stati Uniti d’America, ad effettuare le adozioni ad Haiti.
In Francia, nell’ultimo anno, sono stati 1.000 i bambini haitiani che hanno trovato una famiglia pronta ad accoglierli. Negli Stati Uniti, dopo il terremoto che ha colpito l’isola di Haiti, più di 1.000 bambini orfani sono stati accolti da famiglie americane. Inoltre ad inizio dicembre è stata approvata una procedura d’urgenza (Help Haiti Act) che assicurerà a quei bambini, come a tutti gli altri minori adottati dall’estero, lo status di residente permanente.