Gli appelli di Ai.Bi. svelano la parte bella dell’Italia: sono centinaia le famiglie che rispondono al grido dell’abbandono

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Da nord a sud per un solo obiettivo: garantire il loro amore. Famiglie con figli e senza, professionisti e persone comuni, coppie che hanno già avuto esperienza di affido e di adozione e conoscono bene l’iter e coppie che, invece, sono alle prime armi. Sono loro i protagonisti di una “competizione d’amore” che si manifesta secondo due modalità: l’affido familiare e l’adozione nazionale.

Si tratta del grande successo registrato nelle risposte agli appelli pubblicate sul sito di Amici dei Bambini nelle rubriche Mi affido a te e Adozione nazionale. Ideate sulla scia di un altro grande successo: quello della rubrica Figli in Attesa, nata nel  2009  con lo scopo di trovare una famiglia per i bambini abbandonati nei Paesi stranieri.Attualmente Figli in Attesa è visitata sul nostro sito da oltre 100 persone al giorno, e fino ad oggi ha dato una famiglia italiana a ben 35 bambini stranieri.

Per il servizio “Adozione nazionale”, sono 10 gli appelli pubblicati a partire dal 2014, anno di attivazione della rubrica. L’ultimo appello è stato quello per Giulia che, dopo appena dieci giorni online, ha ottenuto più di 50 disponibilità ed è stato chiuso per evitare di deludere altre famiglie disposte a prendersi cura della bimba.

“Mi affido a te”, invece, ha riportato dal 2013, anno dell’attivazione, ben 27 appelli, molti dei quali, dopo essere stati online per pochi giorni, sono stati chiusi perché si sono dichiarate disponibili moltissime famiglie.

A dimostrare l’elevata richiesta di disponibilità all’affido è il caso di Federica e Alice. L’appello per le due sorelline, che erano in cerca di due famiglie differenti perché necessitano di un affetto genitoriale esclusivo, dopo essere rimasto online per una settimana, è stato chiuso perché più di 80 famiglie si sono dimostrate entusiaste di donare e ricevere amore da queste bimbe.

“Il servizio di riferimento del caso di Federica e Alice riferisce che arrivano decine di telefonate al giorno, da tutta Italia”, afferma Antonella Spadafora, referente di Ai.Bi. Salerno.

“Visto il successo da parte dei genitori aspiranti affidatari e le tante disponibilità avute, speriamo che altri servizi sociali vogliano rivolgersi ad Ai.Bi. per pubblicare gli annunci, servizio che l’associazione svolge gratuitamente”, continua Antonella, entusiasta per l’impeto mostrato dalle famiglie italiane in questo scambio d’ amore.

Si tratta di due rubriche firmate Ai.Bi. che sono state realizzate con la necessaria collaborazione dei servizi sociali, ai cui appelli la nostra associazione fa da cassa di risonanza.