BAMBINIxLAPACE. Guerra in Ucraina: Il vertice di Ferragosto e la lettera di Melania Trump sui bambini deportati

Sono quasi 20 mila i minori ucraini rapiti dai russi dall’inizio del conflitto. La first lady americana interviene con una lettera al Cremlino. Kiev ringrazia: “Un atto di umanità”

Durante il vertice di Ferragosto in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin è emerso ancora una volta il destino dei bambini ucraini deportati. A sorprendere, però, non sono state soltanto le posizioni ufficiali dei leader, ma l’incursione in politica estera della first lady americana, Melania Trump.

Le parole di Melania

Per la seconda volta dal ritorno alla Casa Bianca, la moglie del presidente ha scelto di intervenire direttamente sulla guerra in Ucraina, e sempre sulla questione dei minori rapiti. Dopo aver convinto mesi fa Donald a rafforzare gli aiuti a Kiev, Melania ha infatti scritto una lettera personale a Putin, consegnata a mano dal marito durante il summit. La Casa Bianca non ha rivelato i contenuti esatti del messaggio, ma fonti diplomatiche assicurano che al centro vi sia la richiesta di fermare le deportazioni e avviare il ritorno dei piccoli sottratti alle famiglie.

I bambini: vittime di guerra

Dal 2022, Kiev denuncia che oltre 19.500 bambini sono stati trasferiti con la forza nei territori occupati o in Russia, mentre la Corte penale internazionale ha incriminato Putin e la commissaria Maria Lvova-Belova per deportazione illegale e violazione delle Convenzioni di Ginevra. Mosca parla di “protezione” dei minori dalle zone di guerra, ma organizzazioni come Save Ukraine hanno documentato l’esistenza di database che li catalogano per sesso, età e perfino carattere, come fossero articoli in un catalogo.

Un atto di umanità

“Questo è un vero atto di umanità”, ha commentato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha, confermando che Volodymyr Zelenskiy ha ringraziato personalmente Trump nella telefonata successiva all’incontro.
Non è la prima volta che la first lady, nata in Slovenia nel 1970, mostra una sensibilità particolare per la sorte dell’Ucraina. Lo stesso Trump ha raccontato più volte di essere stato spronato dalla moglie:
“Torno a casa e dico alla first lady: ‘Ho parlato con Putin, abbiamo avuto una conversazione straordinaria’”, ha confermato ai giornalisti. “E lei mi ha risposto: ‘Ah sì, lo sai che hanno appena bombardato un’altra città in Ucraina?”.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA

E ricorda: ogni donazione  ad Ai.Bi. Amici dei Bambini gode delle seguenti agevolazioni fiscali.