Il 50% delle coppie sposate non ha figli: perché non adottano?

ADOZIONIIn Europa, l’Italia batte tutti in fatto di accoglienza. Ma anche le adozioni sono ormai in crisi. Ai.Bi. lo ripete da anni, adesso l’allarme ha il triste riscontro dei numeri. Le idoneità dichiarate dai Tribunali stanno crollando in tutto il Paese, di contro l’emergenza abbandono nel mondo aumenta (sono 168 milioni i minori fuori famiglia).

Di fronte a questa urgenza, non si può restare fermi. Occorre dare risposte alle famiglie che rinunciano ad adottare. Basti pensare che tra le coppie sposate, ben il 50% non ha figli. Ma troppo spesso all’adozione non pensano, per timore di lungaggini burocratici e costi troppo alti.

Una risposta concreta dovrebbe arrivare da una nuova legge sulle adozioni internazionali. Una proposta di modifica, basata su un manifesto promosso da Ai.Bi. e firmato da 15mila persone, è stata assegnata alla Commissione Giustizia della Camera.

Secondo il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini: “Questa è una legge che deve dare speranza alle migliaia di famiglie, che hanno sottoscritto il Manifesto di Ai.Bi. Questi firmatari sono solo la punta dell’iceberg di un esercito di famiglie, che potrebbero fare dell’adozione la loro scelta di vita, ma la cui speranza viene sistematicamente distrutta dalla burocrazia”.

In Toscana, il calo delle adozioni inizia a farsi sentire in modo consistente. Lo rendono noto i dati appena pubblicati dal Tribunale dei Minorenni di Firenze.

Nel 2012, sono state registrate complessivamente 298 nuove famiglie adottive di cui 260 hanno completato l’iter attraverso l’adozione internazionale e 38 attraverso l’adozione nazionale. Nel 2011 erano state 335.

E’ evidente una diminuzione anche rispetto al numero dei bambini adottati, che sono stati complessivamente, nel 2012, 379 (339 da adozione internazionale e 40 dalla nazionale), in decrescita dell’8% rispetto ai 410 dell’anno precedente e del 17% rispetto al picco massimo toccato nel 2009.

I dati ricavati dall’attività di monitoraggio del Centro regionale, mettono in evidenza la contrazione della disponibilità delle coppie all’adozione nazionale e internazionale. In particolar modo il 2012 ha segnato (già nel 2011 la diminuzione del fenomeno era stata consistente) il punto più basso mai monitorato al Tribunale per i minorenni di Firenze dal 1999. Le coppie richiedenti adozione nel 2012 sono state 560 a fronte delle 664 registrate appena due anni prima (-16%) e delle 883 registrate nel 2006 (-37%), che rappresenta il picco massimo toccato nel periodo considerato.

Per quanto i dati disponibili a livello nazionale e regionale confermino il posizionarsi della Toscana, insieme alla Liguria, fra le regioni con i tassi medi annui più alti in Italia, rispetto alle richieste di autorizzazione all’adozione internazionale, è tuttavia evidente che anche questa regione inizia a risentire della generale congiuntura di contrazione.

A Firenze, un convegno dal titolo “Oltre la crisi, più famiglie, più adozioni” farà il punto sulla crisi delle adozioni e sulla necessità della riforma legislativa. L’appuntamento è per giovedì 3 ottobre alle ore 10, nella sede del Consiglio Regionale della Toscana (Sala delle Collezioni – Palazzo Bastogi in via Cavour 18 a Firenze).

All’incontro parteciperanno: rappresentanti della Commissione per le Adozioni Internazionali; Grazia Sestini, Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza Toscana; Laura Laera, Presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze; Salvatore Allocca, Welfare e Politiche per la casa; Alessandro Salvi, Dirigente Servizio “Famiglie e accoglienze”.

Interverranno anche Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., che illustrerà la proposta di legge presentata in Parlamento, firmata Caruso–Chaouki, e il vice presidente, Giuseppe Salomoni.