Il Consiglio d’Europa ribadisce no a utero in affitto: è una violazione della dignità umana

utero in affittoNuovo “no” a ogni tipo di utero in affitto da parte della Commissione salute dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Con 17 sì, 14 no e 2 astenuti è stata respinta la risoluzione della senatrice belga Petra De Sutter. Anche se una piccola finestra è rimasta aperta: il Comitato ha infatti accolto il Memorandum in appendice rimandando la materia alla discussione della plenaria del Consiglio d’Europa a Strasburgo i prossimi 10-14 ottobre.

Se il nucleo della proposta di legalizzazione è stato respinto, dunque, resta ancora una possibilità per l’azione dei fautori dell’utero in affitto che potrebbero tentare un colpo di mano durante la prossima discussione

Il rapporto della De Sutter chiedeva la legalizzazione dell’utero in affitto, questa volta con un nuovo stratagemma e cioè cercando di far passare la surrogazione gratuita, come atto di generosità non retribuito (una favola cui qualsiasi persona dotata di senno non può credere). Invece la Commissione ha ribadito il suo “no” chiaro a ogni forma di maternità surrogata considerata uno sfruttamento delle donne e una commercializzazione del corpo umano, sia dei bambini che delle donne.

L’utero in affitto dovrebbe essere proibito – si legge nel rapporto approvato oggi dalla commissione salute dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa  – perché è una violazione della dignità umana, comporta il rischio di ridurre i bambini a una merce e può portare allo sfruttamento delle madri surrogate”.

Secondo i dati raccolti dal Consiglio d’Europa ogni anno nascono con la maternità surrogata oltre 20 mila bambini.