Il Covid rialza la testa. Si va verso la proroga dello stato di emergenza

Ancora troppi gli italiani non vaccinati: sono oltre 7 milioni. Preoccupa il caso Trieste. Subito la terza dose per gli over 50

Al momento, il 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza è destinato a scadere. Prorogarlo non si può, perché le proroghe possibili a norma di legge sono già state tutte utilizzate dal governo. Se, dunque, si deciderà di proseguire, bisognerà emanare una “norma primaria” ad hoc indicando la durata del nuovo stato di emergenza.
Questo per quanto riguarda i tecnicismi; importanti, certo, ma che sono la conseguenza di un dato di fatto: la pandemia è tutto tranne che sconfitta.

Stato di emergenza: il Covid fa ancora paura: troppi i non vaccinati

La situazione, al momento, è abbastanza sotto controllo, specie in relazione ad altri Paesi che appaiono più in difficoltà, ma la stabilità è molto precaria, come dice Guido Fasi, ex direttore esecutivo dell’Ema (agenzia europea dei farmaco) e consulente del commissario Figliuolo in un’intervista a Il Messaggero: “L’equilibrio che abbiamo raggiunto è fragilissimo: serve un monitoraggio molto stretto. Ma se ci comportiamo bene, se continuiamo con il Green pass, se continuiamo con le mascherine, allora lo manteniamo questo equilibrio. Però è fragile”.
A preoccupare sono, in particolare, le oltre 7 milioni di perone ancora non vaccinate, ma ne basterebbero 1,5 per raggiungere quella soglia del 90% che rimane l’obiettivo individuato per la fine dell’anno. Certo, però, gli ultimi segnali non sono incoraggianti, con le inoculazioni di prime dosi che negli ultimi tre giorni sono scese sotto la soglia delle 20 mila al giorno. Troppo poche per non provare a invertire la rotta.

Preoccupa il rialzo dei casi di Covid, come successo a Trieste. Mantenere lo stato di emergenza

L’ipotesi di prorogare lo stato d’emergenza si spera che dia una prima “scossa”, mentre il governo sta studiando se allargare le categorie per le quali rendere obbligatoria la vaccinazione, iniziando da quelle che lavorano a contatto con il pubblico e rafforzando anche la campagna per le terze dosi, al momento aperta a tutti gli over 60, ma da estendere subito agli over 50 e, con il nuovo anno, anche a tutti gli altri.
Di sicuro non ci saranno, a breve, allentamenti delle misure di sicurezza, anche perché l’esempio di quanto successo a Trieste è piuttosto eloquente: sono bastate alcune manifestazioni non regolamentate, con assembramenti di persone quasi sempre senza mascherine, per vedere i contagi rialzarsi velocemente e mettere in crisi il sistema ospedaliero della città. È quel famoso “equilibrio” di cui si diceva sopra, che va assolutamente preservato. Per continuare a combattere una guerra contro il virus che non è assolutamente finita.