Il Marocco concede i primi passaporti a bambini abbandonati, accolti in kafala da famiglie spagnole

aereoporto_maniBuone notizie per trenta coppie spagnole che da mesi aspettavano in Marocco il permesso a portare oltre frontiera i bambini di origine marocchina che hanno scelto di accogliere nella propria famiglia. Il governo di Rabat ha concesso ai minori di lasciare il Paese. Finisce così l’incubo di decine di coppie che in questi mesi le avevano tentate tutte per non vedersi strappato il legame ormai esistente con i bambini. Alcune avevano persino preso la residenza nel territorio marocchino. Inutilmente. Per quasi un anno sono rimaste in balia di un braccio di ferro tra le diplomazie spagnole e marocchine.

Si tratta di famiglie che avevano fatto richiesta di accogliere in kafala bambini marocchini, prima dell’entrata in vigore di una circolare che limita la possibilità di accogliere bambini in stato di abbandono solo a marocchini residenti nel territorio dello Stato del Maghreb. La cosiddetta Circolare Ramid, dal nome del suo promotore, il ministro della Giustizia Mustafa Ramid, musulmano conservatore, risale al settembre 2012. All’epoca è stata una doccia fredda per le coppie straniere, soprattutto spagnole, che avevano già ottenuto l’abbinamento con un bambino e aspettavano solo di andare a prenderlo al di là del Mediterraneo.

Ora la speranza è che il permesso dato ai bambini di lasciare il Marocco sia il segnale di apertura per la ripresa delle kafale. Secondo le statistiche del Ministero della Giustizia marocchino, le pratiche di ‘affido sine die’ all’estero hanno seguito una tendenza al rialzo negli ultimi anni: si è passati dai 147 casi del 2009  ai 227 del 2010, saliti poi a 254 l’anno successivo. Fino a quando nel 2012 le kafale sono state sospese, in coincidenza con l’arrivo di un governo guidato dal partito Giustizia e Sviluppo, fortemente orientato in senso religioso.

 

Fonte http://www.20minutos.es/noticia/1918874/0/marruecos/ninos/adoptados/