Il parto in anonimato salva vite umane. Nel 2019 cinque bimbi solo nel territorio dell’ASST di Melegnano e Melzo

Marco Griffini (Ai.Bi.): “La legge sul parto in anonimato e le ‘culle per la vita’ funzionano se sono conosciute. E prevengono le tragedie”

Sono diversi, purtroppo, i casi di infanticidio che hanno fatto capolino nelle cronache nelle recenti settimane. Episodi sconvolgenti, certo. Ma forse evitabili. Perché in Italia esiste una legge che garantisce il parto in anonimato, purtroppo poco conosciuta. Soprattutto da donne fragili e sole, a volte anche straniere. Così, tra chi ha voluto ricordare questa opportunità, c’è l’ASST di Melegnano e della Martesana.

Nel territorio di sua competenza, nel 2019, si sono registrati cinque casi di questo tipo: uno a Vizzolo Predabissi e quattro a Melzo. Cinque storie diverse. Una tra queste è quella del piccolo Riccardo, figlio di un’italiana maggiorenne che ha scelto di non tenere con sé il bambino, di cui si è preso cura il personale sanitario, regalandogli, tra le altre cose, “anche un ampio corredo di vestitini, procurati attraverso una gara di solidarietà”.

C’è poi il caso, a lieto fine, di Giulia, figlia di una giovane nigeriana che ha deciso di partorire in ospedale e di non tenere la neonata. La piccola è rimasta dunque in carico al personale sanitario, in attesa dell’affido ad una nuova famiglia, come avviene in questi casi. Alcuni giorni dopo le dimissioni, però, la mamma ci ha ripensato ed è tornata per riprendere con sé la bambina.

Al nosocomio di Vizzolo Predabissi è anche presente la “culla per la vita”, riproposizione in chiave moderna della ruota degli esposti. Si tratta di un dispositivo anti-abbandono, un ambiente termoregolato e protetto, dov’è possibile lasciare i neonati indesiderati per affidarli alle cure dei medici.

“La legge sul parto in anonimato – spiega il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione che da oltre trent’anni lotta contro l’abbandono minorile in Italia e nel mondo e che ha sede proprio nel territorio di riferimento dell’ASST di Melegnano, Marco Griffinifunziona se viene conosciuta. Occorre intensificare la conoscenza di questa legge così come l’installazione di culle per la vita. Nella Zona di Melegnano ve ne sono ben due: una presso l’ospedale di Vizzolo, l’altra realizzata e gestita da Ai.Bi.. Queste opere, oltre ad offrire una concreta possibilità di salvezza,lanciano un importante segnale: di abbandono non si deve morire”