In Russia l’adozione inizia per strada: al via gli stand itineranti “Clicca mamma”

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L’adozione dove non te l’aspetti. Da oggi in Russia il percorso adottivo può iniziare facendo una passeggiata al parco o aspettando l’arrivo della metropolitana. Dall’inizio del mese di maggio, nelle strade di Mosca sono comparsi gli stand itineranti del progetto “Clicca mamma”, allestiti con lo scopo di fornire informazioni sulle procedure di adozione. Queste speciali “unità operative” sono presenti nei parchi e vicino alle stazioni della metropolitana. E in un prossimo futuro – annuncia la responsabile del progetto e membro della Camera Pubblica della Federazione Russa Julia Zimova – degli stand fissi potrebbero essere allestiti anche presso le stazioni ferroviarie della capitale russa.

In ognuno di questi sportelli i consulenti saranno provvisti di un computer con la banca dati dei minori adottabili in tutto il territorio nazionale. Chiunque potrà avvicinarsi, visionare la banca dati, ricevere consulenze sulle modalità di accoglienza di un minore in famiglia, registrarsi nel database degli aspiranti genitori adottivi. In quest’ultimo caso, sarà possibile anche specificare i requisiti del bambino che si vorrebbe adottare: sesso, età, regione di provenienza e addirittura colore degli occhi e dei capelli e tratti caratteriali.

Chi sta già pensando all’adozione, potrà ottenere consulenza in materia di educazione, soprattutto relativamente alla fase di inserimento del minore in famiglia. Sarà possibile, inoltre, ricevere volantini informativi e gli indirizzi degli istituti più vicini e degli enti competenti per la tutela sociale dei minori.

Il principale obiettivo del progetto – ha detto la Zimova – è quello di sfatare i falsi miti sulle difficoltà connaturate all’adozione, come quelli secondo cui i single non possono accogliere un bambino o è necessario un appartamento molto grande.

Ma c’è anche una seconda finalità: attirare volontari. Per questo scopo, sono stati prodotti anche fumetti e opuscoli a tema. “I volontari sono necessari in tutto il Paese – ha affermato ancora la Zimova – per diffondere informazioni sulle possibilità di adozione. I nostri poster saranno affissi anche vicino alle chiese e ci auguriamo che questa collaborazione abbia successo”.

L’importanza dell’iniziativa è sottolineata anche dalla presidente dell’associazione “Famiglia e Infanzia” Svetlana Rudneva, secondo cui il progetto potrebbe aiutare le persone che hanno già pensato di adottare a compiere il primo passo in questa direzione. “è necessario che i volontari non si limitino a smascherare i falsi miti, ma che parlino anche delle difficoltà che possono sorgere in materia di adattamento dei figli adottivi”. In Russia, infatti, sottolinea la Rudneva, molti bambini adottati vengono restituiti agli istituti: questo accade spesso con minori affetti da problemi di salute o durante l’adolescenza quando il ragazzo inizia il suo adattamento psicologico naturale.

Più scettico sul progetto “Clicca mamma” è Boris Altshuler, referente dell’associazione “Il diritto del bambino”. “L’informazione non è sufficiente a indurre una persona ad adottare – ha detto Altshuser –. Gli interventi più efficaci sono gli open day degli istituti che permettono ai potenziali genitori di avere un contatto diretto con i bambini. Tuttavia, nel nostro Paese, è necessario cambiare tutta la legislazione e il sistema delle adozioni. La prima necessità è quella di attuare politiche a sostegno delle famiglie di origine, in modo da ridurre il numero di orfani sociali e di madri e padri privati della potestà genitoriale”.

 

Fonte: Izvestia