Influenza. Senza mascherina virus 5 volte più aggressivo che in passato. Picco prima di Natale

Le prime settimane dell’influenza stagionale fanno registrare numeri di infezioni fino a 5 volte più che in passato. Colpiti soprattutto i bambini da 0 a 4 anni. L’importanza di mascherine e vaccini

Gli esperti l’avevano preannunciato: l’ondata di influenza stagionale quest’anno si farà sentire con più forza. Ed effettivamente, la curva dell’epidemia in queste prime settimane di autunno è partita “impennando”, con un numero di casi anche 5 volte superiore rispetto al passato pre-Covid.
La conferma arriva dal Congresso della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, con il responsabile dell’area malattie infettive Alessandro Rosi che sottolinea come i primi segnali indichino “con ragionevolezza che sarà un’epidemia impegnativa”. La conseguenza potrebbe essere quella di raggiungere il “picco” prima del solito, magari nei giorni intorno alle feste di Natale.

Isolamento e mascherine hanno stroncato la diffusione dell’influenza negli ultimi anni

I più esposti al contagio sono i bambini fino a 4 anni, con un’incidenza arrivata a 19,6 casi per mille assistiti. Sul Fatto Quotidiano, Susanna Esposito, docente di Pediatria all’Università di Parma e responsabile del tavolo tecnico sulle malattie infettive della Sip, spiega i sintomi principali: “Febbre alta, vomito e diarrea”. Purtroppo, “stanno aumentando sensibilmente i ricoveri in ospedale, in alcuni casi per l’interessamento dell’apparato respiratorio con l’evoluzione della malattia in polmonite”.
Sostanzialmente unanimi i pareri sui motivi dell’aggressività dell’influenza di quest’anno: l’isolamento sociale durante il lockdown e l’utilizzo dei vari sistemi di protezione hanno stroncato la diffusione dell’influenza negli ultimi anni. A ciò si è aggiunta la cosiddetta “interferenza virale”, ovvero il fatto che l’immunizzazione nei confronti di un virus (in questo caso quello responsabile del Covid-19) protegge, secondo modalità non ancora del tutto chiare, anche da infezioni e malattie dovute ad altri virus.
Da qui l’invito dei pediatri a utilizzare ancora la mascherina, almeno nelle situazioni più a rischio in contesti pubblici e affollati, oltre a lavarsi e disinfettare con frequenza la mani.
In proporzione, l’influenza ha un’incidenza minore sulla popolazione anziana, che però rimane quella più a rischio di sviluppare complicazioni. In questo caso l’invito degli esperti è quello di vaccinarsi contro l’influenza, magari cogliendo l’occasione per la co-somministrazione della dose booster contro il Covid.