Nuova Interrogazione alla Camera. Aldo Di Biagio (AP) “14.000 famiglie adottive attendono di sapere se avranno il rimborso delle spese, altre decine di migliaia se l’adozione internazionale avrà ancora un futuro “.

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n°4-07836
Atto n. 4-07836
Pubblicato il 18 luglio 2017, nella seduta n. 860
DI BIAGIO – Al Presidente del Consiglio dei ministri.

Premesso che secondo quanto risulta all’interrogante:

  • in data 12 luglio 2017 è apparso sul portale internetdella Commissione adozioni internazionali (CAI) la comunicazione del “rimborso delle spese sostenute per le adozioni conclusesi nell’anno 2011 che saranno integralmente liquidati entro la fine del corrente anno 2017, nel rispetto dei criteri fissati dal DPCM del 4 agosto 2011. Si informa altresì che, successivamente al DPCM del 4 agosto 2011, non vi è stato alcun provvedimento analogo che preveda il rimborso delle spese sostenute per le adozioni concluse dopo il 31 dicembre 2011. Pertanto, attualmente non verrà dato seguito ad ogni eventuale istanza di rimborso relativa agli anni successivi al 2011″;
  • come emerge dalla suddetta comunicazione, non risulterebbero nuovi provvedimenti dal 2011 ad oggi, atti a legittimare la messa in disponibilità di fondi destinati alle istanze di rimborso formulate dalle famiglie, che hanno già formalizzato e concluso una procedura adottiva nel corso degli ultimi 6 anni;
  • l’assenza di riscontri da parte del Governo, sul fronte del riconoscimento dei dovuti sostegni ed incentivi ai genitori, che hanno deciso di accogliere un minore abbandonato, unita alla stagione di impasse, che ha condizionato l’operatività della stessa CAI tratteggiano con maggiore forza uno scenario di palese e drammatica crisi, che sta condizionando il comparto delle adozioni internazionali, caratterizzato da un drastico calo delle domande di adozioni e di crescente disinteresse delle famiglie rispetto all’accoglienza di un minore;
  • allo stato attuale, risulta all’interrogante, che le famiglie che potranno formulare un’istanza di rimborso alla luce della suddetta comunicazione saranno appena 1.700, mentre resteranno escluse dalla possibilità di accedere a sostegni economici le 14.000 famiglie che, malgrado le “avversità” burocratiche ed amministrative, oltre che economiche degli ultimi anni, hanno comunque deciso di accogliere un minore;
  • al momento, l’unica formula di alleggerimento fiscale riconosciuta ad una famiglia adottiva, ai fini dell’imposta sui redditi, è rinvenibile nella deducibilità del 50 per cento delle spese sostenute per l’espletamento delle procedure di adozione di minori stranieri;
  • risulta all’interrogante che, nel fondo per le adozioni internazionali, da cui verrebbero attinte e le risorse di cui ai rimborsi previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2011, al netto dei rimborsi che a decorrere dal 12 luglio 2017 verranno liquidati ai richiedenti istanza, resterebbero circa 10 milioni di euro che, benché potenzialmente destinabili in rimborsi dopo il 2011, non potranno essere liquidati, proprio in ragione dell’assenza di un provvedimento legittimante da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • appare evidente a parere dell’interrogante che i soli 10 milioni di euro, al momento parte del fondo per le adozioni internazionali, risulteranno esigui per sostenere i rimborsi delle restanti 14.000 famiglie, che hanno adottato in Italia negli ultimi 6 anni. Sarebbe pertanto auspicabile un intervento volto ad incrementare la disponibilità del fondo nella prospettiva di garantire un rilancio legittimo ed opportuno del comparto adozioni, e soprattutto una sorta di riabilitazione della credibilità della disciplina in materia nel nostro Paese, oltre che un rinnovamento della vocazione all’accoglienza che è stata per tanti anni punto di forza del sistema sociale italiano;
  • lo scenario attuale già a giudizio dell’interrogante compromesso da anni di complessità operativa in capo alla CAI, di disattenzione da parte delle istituzioni nei confronti dei minori e delle famiglie desiderose di accogliere, legittimerebbe l’acuirsi di una sperequazione in termini di diritti tra genitori, che al momento rischierebbe di infliggere un ulteriore colpo alla domanda di adozione in Italia, oltre che collocarsi in una direzione ben distante della prospettiva di risollevamento del comparto che la stagione inaugurata con la nuova vice presidente Laura Laera, entrata in carica il 15 giugno 2017, si è intesa dare,

si chiede di sapere:

  • se si intenda fornire adeguato sostegno anche economico alle 14.000 famiglie che dal 2011 ad oggi hanno concluso una procedura di adozione internazionale, e che al momento non sono legittimate a formulare una istanza di rimborso;
  • se si intenda procedere con la deliberazione di un nuovo provvedimento, che consenta di liquidare i rimborsi per le famiglie che hanno concluso un iter adottivo dopo il 2011;
  • se si intenda intervenire al fine di superare le criticità che attualmente continuano a condizionare l’intero sistema delle adozioni internazionali, superando le sperequazioni in termini di diritti riconosciuti e di spettanze tra genitori, che hanno concluso una procedura adottiva;
  • se si intenda coinvolgere le famiglie adottive ed i circuiti associativi ad esse afferenti, al fine di inaugurare una rinnovata stagione di dialogo e di cooperazione finalizzato al superamento delle criticità e delle problematiche finora sorte nell’ambito del sistema amministrativo correlato e della disciplina.