Italia e Cina: il ponte di solidarietà tra due Paesi dalla cultura millenaria

In piena emergenza Pechino è in prima linea negli aiuti. Ma ci sono anche i privati

Tra i Paesi in prima linea nel sostenere l’Italia alle prese con l’emergenza Coronavirus sicuramente va menzionata la Cina. Gli ottimi rapporti tra Roma e Pechino hanno infatti favorito un “ponte di solidarietà” che si è tradotto nell’invio di diversi carichi di aiuti, che sono stati inviati dalla Croce rossa cinese e dallo stesso governo, con l’arrivo di ventilatori, respiratori, elettrocardiografi, mascherine e altri presidi medico-sanitari. È stato offerto all’Italia anche il know how maturato dalla Cina sul coronavirus grazie a una task-force di 9 medici specialisti guidati dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e dal professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan.

Dalla Cina sono intervenute anche le associazioni umanitarie private: i filantropi cinesi hanno raccolto aiuti e acquistato in Cina beni necessari per gestire l’emergenza, mentre quelli italiani si sono coordinati con l’Ambasciata italiana in Cina sostenendo, anche finanziariamente, il ponte aereo per il trasferimento degli aiuti.

Anche le organizzazioni umanitarie italiane hanno svolto un ruolo: tra queste c’è sicuramente Ai.Bi. – Amici dei Bambini, attiva dal 2008 in Cina come ente autorizzato all’adozione internazionale e dal 2013 in supporto alle attività della Casa di accoglienza “Vittorino Colombo” di Xi’an (un’intitolazione non casuale: fu proprio l’ex ministro democristiano uno dei principali fautori del dialogo italo-cinese negli anni della Guerra Fredda), recentemente ringraziata con una lettera ufficiale dal CCCWA – China Centre for Children’s Welfare and Adoption (autorità centrale cinese per la protezione dell’infanzia e le adozioni) per il lavoro svolto nel reperire materiale medico per l’emergenza Coronavirus negli istituti per l’infanzia cinesi. Grazie all’Ai.Bi e al contributo di realtà imprenditoriali italiane che hanno sostenuto la causa come Pisa, storica orologeria milanese, sono stati raggiunti cinque istituti cinesi e sono state raccolte oltre 30mila mascherine.

Ora che, ad avere bisogno della solidarietà e dell’aiuto, è l’Italia, sono i cinesi che intervengono. Italia e Cina condividono una storia millenaria e rapporti che risalgono all’era della via della Seta. Un’era di confronto tra culture e di dialogo che, anche grazie alla solidarietà, oggi si sta riaprendo.