Italia. Superate 30 milioni di dosi somministrate: le regole da osservare dopo il vaccino

Intanto Pfizer a settembre chiederà autorizzazione al vaccino per i bambini da 2 a 11 anni

Continua senza sosta la campagna vaccinale in Italia. Sono circa 30.469.854 i vaccini inoculati ad oggi: 20.509.920 persone ne hanno già ricevuto la prima dose mentre a 9.959.934 è stata inoculata la seconda.

Insieme all’incremento del “popolo degli immunizzati” si fanno sempre più largo i dubbi del dopo vaccino: è ancora possibile contrarre il virus?… Ho avuto il coronavirus mi devo comunque vaccinare?

A queste domande risponde il professor Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, le cui risposte sono riportate dal quotidiano Il Tempo:

È possibile contrarre il virus anche se vaccinati?

 Sì, è possibile. Ma ora che stanno cominciando a venir fuori molti dati su questo argomento e possiamo dire che sono pochissimi casi, che si contano sulla punta delle dita. Questo succede perché anche il vaccino migliore ha una copertura del 96-97% e se ci si trova in quel residuale 3-4% c’è possibilità di ammalarsi. Ma grazie al cielo è una possibilità più teorica che altro […] Il rischio di contrarre Covid è un po’ più alto quando si ha all’attivo solo una dose, ma anche dopo la prima singola iniezione i casi di malattia riportati sono pochi. È una possibilità, poi, che diventerà gradualmente sempre più remota. Una volta che si raggiungerà l’immunità di gregge, non accadrà più perché non ci sarà circolazione del virus”.

Ho avuto il coronavirus mi devo comunque vaccinare?

 Sì perché la risposta immune indotta dall’infezione è più debole di quella indotta da vaccino. Adesso sembra che gli ultimissimi dati indichino che basti una singola dose per perfezionare la risposta dei guariti. Il monodose Johnson & Johnson sarebbe dunque ideale in questi casi”.

E mentre il numero di “adulti” vaccinati è in costante aumento si pensa anche ad immunizzare i più piccoli.

Già nei giorni scorsi il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva indicato il 28 maggio come data nella quale si prevede che l’Ema rilasci l’autorizzazione al vaccino anti-Covid Pfizer per la fascia 12-15 anni.

Intanto Pfizer lavora per il via libera alla somministrazione del vaccino anche per i più piccoli. La società farmaceutica prevede infatti di avere a disposizione i risultati definitivi della sperimentazione per la fascia di età tra i 6 mesi e gli 11 anni già nella seconda parte del 2021.