Kafala, Francia: oltre 200 i bambini da Algeria e Marocco

Ad un anno dalle elezioni presidenziali francesi anche la Kafala entra nel dibattito politico. In particolare a destare l’attenzione sull’argomento è stato il senatore dell’Ump (il Partito Popolare Francese), Vaucluse Alain Milon, che ha presentato un disegno di legge (n. 353 2010-2011) in cui è prevista una modifica dell’articolo 21-12 del codice civile. “Nel primo comma dell’articolo 21-12 del codice civile, dopo le parole “adozione semplice” è stata aggiunta la dicitura “o che è stato regolarmente accolto tramite kafala”.

L’obiettivo di questa proposta di legge è quello di “porre fine alla discriminazione a cui sono sottoposti i bambini accolti tramite la kafala” e che non godono degli stessi diritti di quelli adottati. Secondo recenti statistiche sarebbero circa 200 i bambini che ogni anno vengono in Francia provenienti da Marocco e Algeria.

Il senatore Milon nella sua presentazione ha precisato che “la kafala è una modalità di adozione prevista dal Corano”. L’Islam, infatti, non riconosce l’adozione per come è intesa dalla civiltà europea. Per il mondo musulmano, la discendenza può passare solo attraverso legami di sangue. La “kafala” è una sorta di tutoraggio e questo sistema, al momento, non è riconosciuto in Francia.

La proposta di legge sostenuta da Millon non ha tardato a suscitare le reazioni di gruppi estremisti del paese che sono contrari all’introduzione di una legge islamica nel codice civile.