«L’incidente non ha bloccato la nostra missione: a Lourdes pregheremo per i bimbi abbandonati»

bici giorno 2

Per fortuna, Roberto è uno previdente. Nella sua pedalata da Varese a Lourdes ha pensato bene di portarsi dietro i ricambi della bicicletta.  Durante la seconda giornata di pedalata, un incidente ha bloccato il gruppo di ciclisti per mezz’ora. Partiti da Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo erano arrivati quasi a destinazione, quando alla fine di una salita, il capofila si è fermato bruscamente tirando i freni. Quello che lo seguiva a ruota non l’ha visto e l’ha centrato in pieno. Ruota da cambiare. Ma a parte pochi graffi, nessuno si è fatto male.

L’imprevisto li ha motivati ancora di più. E per guadagnare il tempo perso hanno pedalato fino a Sisteron, attraversando il confine fra l’Italia e la Francia, nei pressi del Colle della Maddalena. Roberto Turati e i suoi quattro compagni di viaggio- Marco Magistrelli, Luca Ceriani, Augusto Milani, Matteo Montani, hanno una missione che non vogliono mancare: pregare per i bambini abbona donati nel mondo nella grotta della Madonna di Lourdes.

Sull’incidente Roberto sdrammatizza: «Volevamo fare una foto sul cartello che indicava il confine tra Italia e Francia. E incidente a parte, Alla fine ce l’abbiamo fatta a fare la foto! Dopo tutto quello che era successo, era il minimo!».

Gli chiediamo come sia andato il resto del viaggio.

E lui commenta: «Oggi abbiamo fatto 200 km, è andata particolarmente bene, non c’era traffico e il paesaggio era molto suggestivo. È stata una tappa di riposo perché la salita c’era, ma a inizio mattinata, per cui eravamo abbastanza riposati. Abbiamo attraversato la valle Stura che è molto bella e caratteristica ed è in leggera salita, fino ad imboccare la salita vera e propria del Colle della Maddalena, lunga 25 km. Arrivati in cima, siamo scesi dall’altra parte facendo una lunghissima discesa che, in gergo ciclistico si chiama “mangia e bevi” cioè a strappi e discese, strappi e discese e il paesaggio meritava tantissimo perché è molto suggestivo. Poi siamo saliti su un’altra valle ancora e a 700 metri di dislivello dal mare circa, ci si è prospettato un panorama meraviglioso: dall’alto si vedevano tutti i laghi …».

Dopo tanto pedalare, fra salite e discese, paesaggi suggestivi e frutteti, sono finalmente arrivati a Sisteron, “classico paesino della Provenza con le case in pietra, e chiese essenziali romane, che stasera andremo a visitare”, ci spiega Roberto.

Gli chiediamo se non sia dura pedalare 200 chilometri al giorno, con questa caldo, e le salite … “È una questione di testa, come tutte le cose: se sei concentrato nel farle, ottieni un risultato decisamente migliore. Infatti arriva un certo punto in cui sei talmente concentrato sull’obiettivo che la fatica passa in secondo piano. Almeno questo è il punto di vista di una persona che ha passato gli ultimi 26 anni a correre in bicicletta”.

 

 

Il prossimo appuntamento (telefonico) con Roberto è per domani, e per chi volesse seguirlo su Twitter, può farlo all’account @ALTTAB_RT.

Il sito ufficiale della biciclettata

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