“La Bella e la Bestia”, al cinema arriva il primo gay della Disney: la Russia e l’Alabama vietano la proiezione “E’ propaganda omosessuale”

la bella e la bestiaLa versione live action de La Bella e la Bestia, grande classico dell’animazione Disney datato 1991, arriverà in Italia il prossimo 16 marzo. Attesissimo dai fan, la pellicola con Emma Watson, Dan Stevens e Luke Evans è destinato a rappresentare anche un particolare primato: sarà infatti il primo film Disney che vede nel cast principale un personaggio apertamente omosessuale

In un’intervista esclusiva a Attitude, infatti, il regista Bill Condon ha parlato del personaggio di Le Tont (in originale Le Fou), la spalla dell’antagonista Gaston, interpretata dall’attore Josh Gad: “Le Tont è un personaggio che un giorno vuole essere come Gaston e un altro vorrebbe invece baciare Gaston”. Secondo il regista nel film c’è una scena in cui questa attrazione è piuttosto palese, con la quale la Disneyvuole mandare un messaggio in tutti i Paesi del mondo, secondo cui tutto ciò è normale e naturale“.

Un segnale del genere è particolarmente rilevante in un film come La Bella e la Bestia, molto apprezzato dalla comunità omosessuale, e soprattutto dopo che l’anno scorso l’associazione Glaad aveva bacchettato la Disney per l’assenza di rappresentazione lgbt nelle sue produzioni. C’è quindi un esplicito strizzare l’occhio alla comunità gay. Dimenticandoci che si tratta di film e favole destinate ai bambini.

E’ per questo che il film non sta avendo vita facile negli altri Paesi dove la sua promozione è già in corso. Ad Henagar, Alabama, i cinema hanno annunciato che non lo proietteranno a seguito delle proteste dei genitori e in Russia il remake è accusato di “propaganda omosessuale”. Tutto nasce perché nel Paese di Vladimir Putin una legge del 2013 vieta di diffondere contenuti collegati all’omosessualità tra i minori. La normativa definisce l’amore tra due persone dello stesso sesso un “rapporto non tradizionale”. Di qui la presa di posizione del deputato Vitaly Milnow che ha scritto una lettera al ministro della Cultura Vladimir Medinsky chiedendo di prendere posizione contro il film di Disney “una vergognosa propaganda di relazioni peccaminose e pervertite mascherata da favola per bambini”.

Ora la parola passa all’Italia nelle cui sale il film arriverà il prossimo 16 marzo.