La Fondazione Giovanni Falcone celebra #Ilcoraggiodiognigiorno degli operatori delle case di accoglienza di Ai.Bi.

La manifestazione in occasione della scomparsa del magistrato, che cade il 23 maggio, sarà celebrata anche sui social e con un flash mob

È intitolata “Il coraggio di ogni giorno” ed è dedicata all’impegno di tutti i cittadini che in questi mesi di emergenza del Paese, con impegno e sacrificio, hanno operato per il bene della collettività, la manifestazione organizzata dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Giovanni Falcone, il 23 maggio, per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. La Fondazione Falcone, vista l’impossibilità di organizzare cortei e raduni per le misure di contenimento del Coronavirus, ha organizzato un flash-mob per ricordare ed esprimere un pensiero di gratitudine a chi, nella lotta alla mafia, o nella dura battaglia contro la pandemia, ha fatto la propria parte. Nei giorni precedenti l’anniversario una serie di artisti, attori e musicisti italiani con piccoli video, che verranno trasmessi sui canali social della Fondazione Falcone, del Ministero dell’Istruzione e di PalermoChiamaItalia inviteranno i cittadini ad appendere un lenzuolo bianco dal balcone di casa e ad affacciarsi tutti insieme alle 18 del 23 maggio. Il Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Falcone racconteranno inoltre questo 23 maggio sui canali social attraverso gli hasthag #23maggio2020, #PalermoChiamaItalia #FondazioneFalcone e #ilcoraggiodiognigiorno.

Con quest’ultimo la Fondazione sta raccontando, in vista della ricorrenza, storie di persone che ogni giorno hanno mostrato il proprio coraggio nell’affrontare le sfide quotidiane, nonostante le difficoltà aggiuntive di questo periodo segnato dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Tra le realtà che sono state menzionate c’è anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini, impegnata a garantire ai bimbi e alle mamme fragili ospiti delle sue comunità di accoglienza un supporto quotidiano nonostante l’epidemia. Perché, quando tutto può fermarsi, l’#Accoglienzanonsiferma.

Fondazione Giovanni Falcone e operatori Ai.Bi.: la motivazione

“Il compito degli educatori delle case di accoglienza mamma-bambino di Ai.Bi. Amici dei Bambini – ha scritto in un post sul proprio profilo Facebook la Fondazione – è abbattere i muri costruiti sulla paura e le incertezze. In questi mesi in cui la distanza è diventata la garanzia per lavorare in sicurezza, gli educatori di Amici dei Bambini hanno mantenuto costante la presenza e la vicinanza per dare conforto ai bambini, ragazzi e mamme ospiti delle strutture protette che, nella perdita della quotidianità si sono trovati ancor più smarriti tra il ‘mostro’ domestico e quello di ‘fuori’. ‘Il mondo esterno è tornato a fare paura, rinchiudendo ancor di più, mamme fragili e bambini disorientati, nella loro solitudine’. E così, ogni giorno educatori e operatori continuano a prendersi cura di loro trasmettendo l’importanza del tutelarsi e del tornare a fidarsi del prossimo, imparando a tradurre anche solo uno sguardo da dietro le mascherine”.