La protesta della Svezia: “L’Italia manda qui i profughi siriani”

svezia200Ormai, anche la Svezia sembra non farcela più. Nonostante la sua consolidata tradizione di accoglienza, sembra incapace di contenere il fiume di immigrati siriani che, dopo essere sbarcati sulle coste italiane, puntano al nord Europa, e in particolare a Stoccolma,  dove sanno di poter ottenere facilmente un permesso di soggiorno permanente, la garanzia di un tetto, un pasto, assistenza.

La scelta di civiltà di Stoccolma si sta rivelando, infatti, insostenibile anche per un Welfare avanzato.

Scrive il Wall Street Journal che anche il governo scandinavo, adesso, non nasconde un certo fastidio per quei Paesi del Mediterraneo che si lamentano per l’arrivo in massa di migranti (ricevendo finanziamenti Ue), e al tempo stesso spingono i rifugiati verso Nord, ignorando i regolamenti e scaricando il problema altrove. L’accusa è rivolta anche e soprattutto all’Italia.

“Si è parlato tanto delle difficoltà economiche”, ha protestato il ministro dell’Immigrazione svedese, Tobias Billström, “ma l’Italia resta pur sempre uno dei 20 Paesi più ricchi del mondo.”

La Svezia (composta da 9,5 milioni di abitanti) ora confronta le cifre e chiede a Bruxelles di intervenire: nel 2013 (secondo dati Unhcr) ha ricevuto 50mila richieste d’asilo, contro le 25 mila dell’Italia (che è popolata da 60 milioni di abitanti). Quanto alle domande siriane, la disparità è netta: 677 in Italia, 14.362 in Svezia, con la previsione di altre 23 mila nel 2014.

 

(Fonte: Corriere della Sera)