La sfida del ministro Riccardi: fare ancora più cooperazione, ma senza soldi… E così il Forum diventa una “barzelletta”

Il tanto atteso Forum del ministro Riccardi inizia sotto un cattivo auspicio. Mentre il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi, il ministro per gli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, comunicavano a tutti parole di incoraggiamento (da Riccardi: “Farci sentire per uscire dal declino e dare entusiasmo all’Italia”; da Monti ai volontari delle ONG presenti: “Voi sì che siete persone serie e oneste, un esempio da seguire”; da Terzi: “La cooperazione deve restare espressione della politica estera italiana”), contemporaneamente a Roma Emilia Gatto, capo ufficio della VII Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, emetteva una dichiarazione shock: “Non ci sono i fondi. Le mie dotazioni per il sostegno economico delle Ong per il 2012 sono pari a zero. Non è una vergogna non avere fondi in un momento difficile”.

Una vera e propria gaffe nel clima surreale del Forum, in cui l’intervento più concreto e apprezzato risulta essere quello dell’attrice Geppi Cucciari, presenza inaspettata nel Forum, che per mezz’ora ha intrattenuto l’assemblea come se fosse un pubblico televisivo, scherzando con i personaggi pubblici invitati, raccontando divertenti aneddoti sulla cooperazione e improvvisando un “test del volontario perfetto”. Radunati per ascoltare considerazioni sul serio momento di crisi della cooperazione, gli astanti hanno applaudito uno show comico; si spera soltanto che i pochi fondi a disposizione della cooperazione non siano in qualche modo confluiti nel pagamento di un cachet. Ma, se non altro, all’attrice va il merito di aver fatto sorridere l’assemblea, facendo dimenticare per un attimo una situazione drammatica: il fatto che la cooperazione internazionale italiana, almeno ad oggi e alla luce di quanto emerge dal Forum, sembri non avere futuro. E il fatto che le reali attività di cooperazione restino del tutto sulle spalle delle singole organizzazioni non governative, dei loro volontari e delle loro possibilità di raccolta fondi.

Sembra dunque questa l’annunciata conclusione del Forum: una passerella ad uso di personalità politiche. Grande delusione per chi, come le organizzazioni non governative presenti, si aspettava credibili e articolate indicazioni di programma da parte del responsabile della Cooperazione italiana Andrea Riccardi e da parte del Governo. Amarezza per il nessun cenno, da parte dei rappresentanti delle istituzioni, su come combattere la crisi della cooperazione; resta, ed è un amaro consuntivo, il sorriso per le “barzellette” raccontate senza che, al momento, si abbia dalla politica niente di concreto.