La storia di una ragazza che non sarebbe dovuta mai nascere

october«Hate the crime, not the criminal!», (odiate il crimine, non i criminali): inizia così il film sull’aborto che ha portato migliaia di americani al cinema tanto da far riaprire i botteghini e al New York Times a ritrattare la sua prima critica (lo aveva addirittura definito «di una bruttezza rara»).

Rifiutato dalle grandi produzioni americane, October Baby ha conquistato il cuore del pubblico incassando oltre 3 milioni di dollari. Una cifra che, per un film indipendente distribuito in pugno di sale, non è affatto trascurabile. Prodotto con un budget irrisorio, il film è stato finanziato da organizzazioni cristiane (soprattutto evangeliche), movimenti anti-abortisti e da una casa di distribuzione di proprietà della Sony. Un successo inaspettato!

Protagonista del film è Hannah (Rachel Hendrix – nella foto), una ragazza di 19 anni che viene a conoscenza di una terribile verità: lei non sarebbe mai dovuta nascere. Hannah è, infatti, frutto di un aborto non riuscito e, una volta venuta alla luce, è stata adottata. Una scoperta che sconvolge la vita di questa ragazza, spingendola a cercare a tutti i costi la sua madre biologica.

L’idea è stata portata avanti da Jon ed Andrew Erwin, due fratelli dell’Alabama che, rimasti colpiti dalla testimonianza di Gianna Jessen, una “sopravvissuta” all’aborto, hanno sentito di non poter restare indifferenti di fronte alle sue parole. E così, i due cameramen del canale sportivo Espn hanno lottato con tutte le forze pur di portare sul grande schermo October Baby, girando il film in 4 settimane in Alabama.

Il 10% dell’incasso è stato devoluto ad una “charity” che si occupa di adozioni (“Every Life is Beautiful”), fondata dagli stessi registi.